L’ex presidente della Repubblica Ceca Václav Klaus è intervenuto per commentare la proposta “Next Generation EU” e la generale situazione politica rispetto alla pandemia.
In una recente intervista rilasciata a La Nuova Bussola Quotidiana, l’ex premier ceco ha criticato molto l’atteggiamento che i governi hanno avuto in merito all’emergenza Covid.
Václav Klaus ha infatti dichiarato al sito cattolico: «È evidente che i governi della maggior parte dei Paesi hanno avuto delle reazioni esagerate rispetto al rischio pandemico».
«Io comprendo bene che essi si siano spaventati fin dall’inizio. Questo potrà spiegare e giustificare le misure introdotte nei primi giorni. Ma non ad aprile, non a maggio. Sia i comportamenti giudiziari che quelli burocratici dei vari governi sono stati molto rigidi e inflessibili. Noi ne siamo le vittime».
Sull’argomento lockdown e limitazione dei diritti dei cittadini Václav Klaus ha affermato: «La gente dovrebbe dire di NO a tutti questi provvedimenti».
E ha poi aggiunto: «Non dovrebbero cedere alla strumentalizzazione dell’epidemia Covid per trasformare la nostra società, ancora relativamente libera, nel “Mondo Nuovo” (Brave New World) di Aldous Huxley. Anche se ai governi piace molto».
Il 2 giugno sul sito dell’Institute Václav Klaus (IVK) è apparso anche un articolo molto duro e critico sulla proposta avanzata dal presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen il 27 maggio.
Václav Klaus: «L’arrogante modo di pensare della politica europea»
Nell’articolo l’IVK esorta il Governo ceco a respingere «con forza e risolutezza la proposta “Next Generation EU” per la creazione di un enorme fondo UE».
«L’iniziativa della Commissione europea dimostra che le élite hanno usato l’epidemia come giustificazione e pretesto per rafforzare il massiccio indebitamento dei cittadini dei paesi membri e delle loro generazioni future».
L’istituto Václav Klaus ha poi specificato: «Vediamo anche un’arrogante dimostrazione dell’attuale modo di pensare della classe politica europea e delle sue intenzioni. L’intero piano è un appello ad abbandonare la razionalità economica, a rinunciare alla speranza di poter applicare qualsiasi tipo di ragionevole criterio economico. Il suo obiettivo è di realizzare un’ulteriore centralizzazione dell’UE, finanziare le sue ambizioni altamente controverse e rafforzare l’unione politica».
Si tratta solo di giganteschi trasferimenti finanziari che per l’IVK rappresentano l’ennesimo passo verso un superstato europeo.
«Nessuno darà denaro a nessuno gratuitamente. L’unico effetto di questo piano saranno decenni di ingente indebitamento. È stato dimostrato che i soldi presi in prestito non portano prosperità ai Paesi dell’UE, né accelereranno il recupero delle economie colpite da epidemie e restrizioni», ha aggiunto Václav Klaus.
«Le iniezioni finanziarie non portano nessun aiuto. Condurranno solo alla conservazione di strutture inefficaci, rallenteranno i processi di adattamento naturali e necessari. Distorceranno l’allocazione razionale delle risorse, indirizzandole verso progetti motivati burocraticamente e ideologicamente. Non è un piano progettato per salvare le economie colpite dai blocchi dovuti al coronavirus».
L’istituto Václav Klaus ha infine concluso chiedendo al governo ceco di respingere questo fondo per salvare il Paese: «Non abbiamo bisogno di soldi. Abbiamo bisogno della libertà economica». Foto: YouTube