Vaccini scaduti: l’Agenzia Italiano del Farmaco (Aifa) ha deciso di prolungare la scadenza da sei a nove mesi.
“Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto (RCP) e il Foglio illustrativo (FI) del vaccino Comirnaty sono stati aggiornati con la nuova durata di validità per il flaconcino congelato, che è stata estesa da 6 mesi a 9 mesi”.
È quanto si apprende in una nota Aifa pubblicata il 4 di ottobre dal titolo: “Estensione del periodo di validità di Comirnaty (flaconcino chiuso)”. In altre parole hanno portato la scadenza dei vaccini da sei a nove mesi.
“Le condizioni di conservazione non cambiano (temperatura compresa tra -90°C e -60°C)” si legge nella nota.
Aifa: “Flaconcini con data di scadenza aggiornati”
“Durante il periodo di validità di 9 mesi, i flaconcini chiusi possono essere conservati e trasportati a una temperatura compresa tra -25°C e -15°C per un unico periodo di tempo della durata massima di 2 settimane, e possono essere nuovamente riportati a una temperatura compresa tra -90°C e -60°C”.
L’Aifa ha spiegato che “questa estensione di 3 mesi si applica anche, retroattivamente, ai flaconcini prodotti prima della data di approvazione”.
E che “tutti i flaconcini con una data di scadenza successiva a marzo 2022 saranno già aggiornati con il nuovo periodo di validità a 9 mesi”.
In un articolo sull’utilizzo dei farmaci scaduti, pubblicato nel 2019 sul sito altroconsumo, viene riportato uno studio americano della Food and drug administration, l’ente che regola i farmaci in America.
L’FDA affermava che farmaci perfettamente conservati possono essere tranquillamente assunti anche diversi mesi dopo la loro scadenza.
Nell’articolo viene però evidenziato che: “Se da un lato i risultati dello studio americano evidenziano aspetti importanti riguardo la conservazione dei farmaci in determinate condizioni, dall’altro non consentono di affermare che usare i prodotti oltre la data di scadenza sia sempre sicuro“.
Secondo la ricerca nessuno è in grado di stabilire con precisione se il farmaco scaduto è ancora stabile e, quindi, utilizzabile, se non dopo attente analisi.
Trattandosi nel nostro caso di vaccini approvati in tempi brevi, non ci resta che augurarci che queste analisi siano state effettuate nel miglior modo possibile. Soprattutto in considerazione del fatto che altri Paesi, come la Germania, hanno scelto di buttare i vaccini scaduti.
L’efficacia dei vaccini scaduti
Oltre alla salute c’è anche un altro dato da prendere in seria considerazione, quello della loro efficacia. In Francia sono state vaccinate 260 persone con la dose di Pfizer scaduta.
“Scongelato ad agosto – si legge in un articolo di Rainews che ha riportato la notizia – questo lotto andava utilizzato entro 30 giorni ma ci sono stati dei superamenti dai due ai sedici giorni, secondo la stessa fonte”.
Le autorità sanitarie nazionali, l’agenzia nazionale di sicurezza del farmaco e il consiglio di orientamento per la strategia vaccinale hanno affermato che “non c’è alcun rischio riscontrato per le persone che hanno ricevuto questo vaccino, in termini di salute”.
Esiste però un reale problema rispetto alla loro efficacia. Secondo la direttrice di gabinetto di Ars Aura, Cècilia Haas: “L’efficacia del principio attivo è possibilmente meno buona”.