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Vaccinato e poi contagiato in forma grave sclera contro sieri e Green Pass

La pagina Facebook di Italexit con Paragone ha pubblicato la testimonianza di Franco Trivero, vaccinato ma contro il Green pass e la terza dose.

“Sono vaccinato con due dosi – ha detto a chi lo stava intervistando – ho preso il covid a dicembre e se non mi facevo i monoclonali non ero qui a parlare con te adesso”.

Nonostante la doppia dose, Trivero ha raccontato di aver preso il covid con una carica virale molto alta.

“La tachipirina e la vigile attesa mi hanno portato ad avere una saturazione molto bassa. Mi hanno portato la bombola di ossigeno ma siccome non riuscivo a venirne fuori, mi hanno fatto i monoclonali”.

Vaccinato contro il Green pass: “La terza? Assolutamente no”

Anche lui, come tanti altri, ha raccontato di aver ricevuto supporto dall’USCA e non dal medico di base.

“Qui siamo difronte a una dittatura sanitaria del pensiero unico del vaccino e questo non va bene. Questo Green pass è stato creato in Europa – ha continuato mostrando il suo certificato verde – domando all’Europa: questo è il modello di società che volete?”

La testimonianza di questo signore è molto rilevante perché non stiamo parlando di un novax, ma di una persona con doppia dose e per giunta guarita dal covid.

“Vale di più un morto di covid che un morto di vaccino. Il morto di covid lo mettiamo dappertutto. Il morto di vaccino viene oscurato, è un fantasma. Non c’è nemmeno una vigilanza attiva”.

Secondo Trivero è stata costruita una narrazione che non va bene ai fini terapeutici e di precauzione.

“Noi siamo diventati capitale sanitario e non più capitale umano da salvaguardare e da tutelare. Noi dobbiamo inocularci con un vaccino, punto. Posso decidere io se lo devo fare o non lo devo fare?”

Alla domanda dell’intervistatrice, se farà la terza dose, la risposta è secca: “No! Assolutamente no. E neanche la quarta”. Foto: Facebook