I vaccinati possono trasmettere la Spike? Il professor Bellavite ha risposto a un utente sul social Sfero.
Paolo Bellavite (che abbiamo già intervistato) è laureato in Medicina e Chirurgia, specializzato in Ematologia, Master in Biotecnologie, diploma di perfezionamento in Statistica Sanitaria e Epidemiologia.
Dal 1984 è stato professore di Patologia Generale presso l’Università di Verona. È autore di oltre 250 pubblicazioni scientifiche, oltre 150 delle quali sono citate nella banca dati PubMed.
Ha recentemente pubblicato un articolo su Sfero dal titolo: “La proteina Spike, fatti e misfatti“. Scrive:
«In questo breve lavoro si illustra in modo divulgativo ma preciso il meccanismo d’azione dei vaccini anti-COVID-19 distinguendolo da quello di altri vaccini e si cerca di spiegare il motivo per cui i “vaccini” di nuova generazione (a mRNA o con virus vettori che fanno produrre l’mRNA alle cellule) sono gravati da problemi di reazioni avverse molto superiori a tutti gli altri vaccini finora conosciuti».
I vaccinati possono trasmettere la Spike in vari modi
Nel dettagliato articolo che il professor Bellavite è riuscito a rendere leggibile anche ai non addetti ai lavori, viene spiegato cosa succede dopo l’inoculazione dai vaccini anti COVID.
«La particella lipidica iniettata nel muscolo (in una dose ce ne sono miliardi) entra in una cellula, cioè in qualche modo la “infetta” (precisamente si dice “trasfetta”). La particella poi si apre e libera il messaggero nel citoplasma della cellula, la quale comincia a produrre la Spike»
Questa proteina prodotta dal vaccino, molto simile a quella prodotta dal virus, potrebbe però causare delle patologie che Bellavite divide in tre “capitoli”: citotossicità, trombosi e infiammazione, disturbi vascolari e della pressione.
Tra i commenti all’articolo, un utente di Sfero ha chiesto: «Buonasera Professore, la proteina Spike può essere trasmessa ad altri soggetti ad esempio con sudore, baci o rapporti sessuali? Grazie per la risposta!»
La risposta di Bellavite potrebbe non piacere alle persone che stanno rifiutando il vaccino proprio per il rischio di effetti avversi. «Forse sì ma non credo in quantità pericolosa. Penso che il pericolo stia in gravidanza, nell’allattamento e nelle trasfusioni».