Dopo gli attacchi da parte di alcuni colleghi e di qualche giornale, il virologo Giulio Tarro risponde alle accuse in un video esclusivo per Oltre tv.
In questi giorni si è messa in moto una vera e propria macchina del fango contro il professor Giulio Tarro, primario emerito dell’Ospedale Cotugno di Napoli e virologo di fama internazionale.
A mettere in discussione la figura del professore sono stati alcuni giornali nazionali, tra cui l’Espresso, che parla di bufale e titoli inventati; come se un buon medico lo si dovesse giudicare da qualche pezzo di carta piuttosto che dal fatto che aiuti un paziente a guarire.
Sarebbe abbastanza singolare che il virologo che avrebbe comprato titoli per diventare “famoso” sia lo stesso che con coraggio si mette contro una certa scienza che piace tanto ai media, ben conscio, con ogni probabilità, delle conseguenze a cui sarebbe andato incontro e che stiamo osservando.
Giulio Tarro risponde alla macchina del fango
L’accanimento mediatico non stupisce Tarro che ha già fatto partire più di una querela e ha scelto Oltre tv per rilasciare dichiarazioni in merito agli attacchi subiti.
“Reo di aver dubitato delle teorie e delle previsioni di noti colleghi, teorie e previsioni già smentite dagli accadimenti di queste settimane, è stata attivata nei miei confronti una vera e propria macchina del fango”.
Il professore dichiara di aver “già provveduto a depositare due querele per diffamazione aggravata” e che “non esiterò un istante a farne altre contro chiunque metta in dubbio la mia onorabilità”.
Per Tarro: “Si può essere d’accordo o meno con quanto affermo ma a nessuno, e dico nessuno, può essere consentito di mettere in discussione il mio curriculum, la mia esperienza, il mio rigore morale e scientifico. Chi dovesse farlo si aggiungerà a quanti sono già stati chiamati a risponderne innanzi il Tribunale”.
Secondo il professore, che ricordiamo essere stato un allievo di Albert Bruce Sabin, famoso per aver sviluppato il più diffuso vaccino contro la poliomielite: “Quando uno dice la verità nel campo della scienza può subire attacchi per interessi di altri”.