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Sindacato dei Militari non è fesso: «Su di noi non si sperimenta il vaccino»

Il Sindacato dei Militari dice no alle sperimentazioni per il vaccino contro il coronavirus. “Impediremo a chiunque di fare “sperimentazioni compassionevoli” sul personale delle Forze dell’Ordine e sui militari”.

Secondo quanto riportato dal Sole 24 ore, l’italiana Advent-Irbm di Pomezia, a lavoro sullo sviluppo di un vaccino in partnership con lo Jenner Institute della Oxford University, ha annunciato che a fine aprile inizieranno i test accelerati sull’uomo.

Il primo lotto di vaccini partirà da Pomezia per raggiungere l’Inghilterra dove sarà testato su 550 volontari sani. Se questa sperimentazione dovesse dare risultati confortanti, si prevede di rendere utilizzabile il vaccino già a settembre, per vaccinare personale sanitario e Forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole.

A tal proposito è intervenuto il Sindacato dei Militari, che in un comunicato stampa dice di aver appreso la notizia con preoccupazione.

Il comunicato stampa del Sindacato dei Militari

“Dagli atti delle numerose Commissioni parlamentari di inchiesta sull’uranio impoverito – si legge nel comunicato – che hanno rivolto la loro attenzione anche sulla questione della somministrazione dei vaccini ai militari, è emerso, nei molti casi esaminati, che il mancato rispetto dei protocolli vaccinali sia stata la possibile causa, o concausa, dello sviluppo di patologie gravemente invalidanti o addirittura mortali”.

Continua: “In chiunque abbia potuto leggere i copiosi resoconti delle Commissioni di inchiesta potrebbe sorgere il dubbio che, dietro alle resistenze e all’ostruzionismo opposti dai vertici militari alle pressanti richieste dei Commissari di conoscere gli atti attestanti la regolarità delle procedure seguite per la somministrazione di vaccini ai militari oggetto dell’indagine parlamentare, si sia potuta celate una attività di sperimentazione”.

Secondo il Sindacato dei militari: “Quando si affrontano argomenti seri come la salute non possiamo riporre la nostra incondizionata fiducia e quella dei nostri iscritti nelle azioni dei vertici militari”.

E conclude: “Per questa ragione impediremo a chiunque di fare “sperimentazioni compassionevoli” sul personale delle Forze dell’Ordine e sui militari affinché non ci siano mai più casi di morti bianche tra i servitori dello Stato”.

Sulla questione è intervenuta anche la parlamentare Sara Cunial: “Mi unisco all’appello del sindacato dei militari, pensare a una sperimentazione clinica su cavie umane e in particolar modo sui primi servitori dello Stato, è un atto criminale lesivo della nostra Costituzione e dei Diritti fondamentali dell’Uomo”.

Poi cita un recente articolo pubblicato sul The Journal of Infectious Diseases dal titolo Human challenge studies to accelerate coronavirus vaccine licensure “dove si afferma che i soggetti sottoposti ai test fatti al fine di accelerare il processo di controllo e di eventuale distribuzione dei vaccini contro il coronavirus rischiano di subire gravi malattie e addirittura il decesso”.