Raggi in fila per il tampone: «Il vaccino? Non ascoltate i politici “esperti”»

“Dobbiamo fermare questa atmosfera di caccia alle streghe”. Lo ha detto Virginia Raggi a proposito del clima che si respira tra vaccinati e non vaccinati.

“Oggi – ha scritto – alcuni quotidiani hanno rilanciato una fotografia che mi riprende mentre sono in fila, insieme a decine di persone, davanti a una farmacia in attesa di poter fare un tampone”.

L’ex sindaco di Roma ha voluto chiarire due punti: “Non stavo facendo nulla di illegale e, a differenza di quanto qualcuno vuole insinuare, non ero in “incognito” solo perché indossavo un cappuccio per difendermi dal freddo. Se avessi voluto nascondermi (da cosa poi?) avrei cercato una farmacia senza fila”.

Ma per la Raggi il punto non è questo. “È piuttosto il clima di odio e discriminazione che si sta generando nel Paese attraverso l’etichetta “no-vax”. Dobbiamo fermare questa atmosfera di caccia alle streghe”.

Poi ha citato il titolo di un articolo pubblicato dal quotidiano Repubblica: “L’identik del no-vax: licenza media, senza lavoro e con disagio abitativo”.

“Al di là della valenza statistica del dato – ha commentato – credo che così facendo si stia innescando un meccanismo di ghettizzazione sociale. Le divise, vax e no-vax, sono sbagliate perché creano partigianerie avverse e pronte a scontrarsi”.

E ha concluso sul vaccino Covid: “È una scelta che va fatta ascoltando i medici e gli specialisti, non qualche politico che si improvvisa esperto“. Foto: Facebook