Nella giornata di ieri YouTube ha mandato una comunicazione per informare Radio Radio Tv che il loro canale era stato chiuso. Il web è insorto.
È quantomeno bizzarro quello che è accaduto a Radio Radio TV: YouTube ha chiuso il loro canale per violazione delle Norme della community.
Fabio Duranti, uno dei fondatori della radio, ha pubblicato un filmato in cui spiega meglio cos’è accaduto e le motivazioni che la piattaforma video di Google ha comunicato via email.
Ha iniziato il video dicendo che come Radio/Televisione hanno delle concessioni fornite dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni e quindi sono soggetti a controlli.
«Facciamo giornalismo quotidiano e in 42 anni di lavoro non abbiamo mai avuto querele e neanche nessun tipo di richiamo dalle autorità. Soprattutto non abbiamo mai violato il codice penale che potrebbe consentire di bloccare, censurare e sanzionare».
«Abbiamo fatto della nostra comunicazione libera, ma moderata, e sempre rispondente ai principi della nostra Costituzione, il nostro motivo di esistere», ha continuato Duranti di Radio Radio.
Poi è andato nello specifico nelle motivazioni: «Per il team YouTube, la sicurezza dei minorenni è una questione di primaria importanza. I video contenenti minorenni in situazioni sessualmente allusive non saranno tollerati. YouTube non è luogo per comportamenti predatori».
Fabio Duranti ha spiegato che questa è una calunnia perché YouTube accusa Radio Radio di un reato penale e in diretta video ha inviato il modulo per fare ricorso. «Vi diffidiamo: al ripristino immediato del canale; al ritiro di ogni calunnia verso i nostri riguardi; al risarcimento del danno cagionato. Seguiranno comunicazioni formali del nostro ufficio legale».
Il sostegno del web a Radio Radio
La notizia ha preso piede in pochissimo tempo e ha generato una vera e propria indignazione sul web, accompagnata da tanti messaggi di sostegno da parte degli utenti ma anche da personaggi politici e blogger.
Claudio Borghi nel pomeriggio di ieri ha scritto su Twitter: «Mi sto informando su quanto è successo a Radio Radio Web».
Marco Rizzo è stato chiaro: «*CENSURA Poco fa la CHIUSURA DEL CANALE YOU TUBE di Radio Radio. La stessa che ospitava il mio programma: 3 minuti con… La normalizzazione del pensiero unico della globalizzazione capitalistica avanza. Evidentemente qualunque voce critica dà fastidio. FUORI DA UE, € e NATO».
Alessandro Meluzzi ha lanciato u appello: «La chiusura del canale di Radio Radio è il terrificante segnale di un regime liberticida e di censura che vuole sopprimere ogni libertà di dissenso! Tutti i democratici devono mobilitarsi o le libertà costituzionali saranno annientate!».
La mobilitazione per la radio/televisione censurata passa anche da Facebook dove alcuni hanno creato azioni di sostegno a favore di Radio Radio per richiedere l’immediata riapertura, come A scuola senza bavaglio.
Concludiamo con le parole di Fabio Duranti: «Da 42 anni facciamo il nostro lavoro con dedizione, sempre con particolare riferimento all’interesse del nostro pubblico e cioè conoscere la verità senza avere un interlocutore con conflitti di interesse. Per motivi proprio di libertà questa vicenda non finisce qui».
Aggiornamento: mentre stavamo pubblicando l’articolo è arrivata la notizia che il canale YouTube di Radio Radio Tv è stato riaperto: