Il costituzionalista Sabino Cassese ha bocciato la proroga sullo stato di emergenza: “Serve a sveltire delle procedure che non si ha l’intelligenza e il coraggio di sveltire in maniera ordinaria”.
“Io mi porrei questa domanda: proroga dell’emergenza o proroga dell’impotenza? O peggio ancora, proroga dell’incapacità?”
Sono le parole del costituzionalista Sabino Cassese che, intervistato questa mattina a Ominibus, ha commentato la proroga dello stato d’emergenza.
“Emergenza non c’è – ha detto il professore – siamo in una situazione che era largamente prevista. Si sapeva che ci sarebbe stata una recrudescenza dei contagi perché la vita è ricominciata e il virus circola”.
Secondo Cassese dichiarare lo stato di emergenza in una situazione come questa è qualcosa di eccessivo.
“Non serve per fronteggiare questa situazione – ha detto – serve soltanto perché all’interno della macchina statale c’è un’impotenza per affrontare i problemi ordinari”.
In Italia “abbiamo sempre bisogno di dichiarare un’urgenza, una somma urgenza o un’emergenza. Qualcosa di eccezionale per fare le cose ordinarie”.
“Com’è possibile – si chiede il costituzionalista – che in altri Paesi del mondo, con situazioni migliori o anche peggiori di quella italiana, non sia stato dichiarato alcuno stato di emergenza? Sono interrogativi naturali che si pongono ogni volta che si ricorre a queste scorciatoie perché non siamo capaci di rendere più agevole il percorso sulla strada ordinaria”.
Sabino Cassese boccia la proroga sullo stato di emergenza
La conduttrice del programma ha chiesto a Cassese se lo stato di emergenza sia la chiave per poter legiferare attraverso i Dpcm.
“La dichiarazione dello stato di emergenza serve all’interno della macchina statale – ha risposto il professore – per esercitare dei poteri che non possono essere esercitati altrimenti nelle forme più rapide. C’è da chiedersi perché non si introducono, e c’era tutto il tempo per farlo, delle forme ordinarie per affrontare questa questione”.
Ha ricordato che “il potere di emanare dei decreti del presidente del Consiglio dei Ministri non è limitato allo stato di emergenza”.
La dichiarazione dello stato di emergenza “serve fondamentalmente a sveltire delle procedure che non si ha l’intelligenza e il coraggio di sveltire in maniera ordinaria”. Foto: La7