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Pronto Soccorso chiuso e 118 non risponde: l’inquietante video reportage

Sta facendo il giro della rete il video che denuncia la situazione allucinante dei Pronto Soccorso di Napoli, chiusi a causa del Sars-Cov 19.

Francesco Amodeo ha messo online un reportage che illustra cosa viene risposto a chi si presenta nei nosocomi in seguito a problemi di salute.

Ciò che si ascolta lascia davvero increduli: com’è possibile rifiutare l’ingresso a chi sta avendo un malore grave?

La vicenda di Luca Gaglione di Napoli

Amodeo ricorda la vicenda di Luca Gaglione che il 24 ottobre ha avuto un attacco cardiaco mentre si trovava a casa.

“Luca è con l’anziana madre, lei tenta disperatamente di chiamare il 118 ma nessuno risponde. Allora chiama il fratello di Luca che arriva di corsa”.

Dopo altri tentativi per contattare il 118, il fratello decide di trasportare Luca in ospedale: il tempo passa e si perdono minuti preziosi.

L’ospedale più vicino è il Loreto Mare ma l’auto viene fermata in quanto il nosocomio è attualmente destinato soltanto ai casi di Covid 19. Bisogna quindi puntare sull’ospedale del Mare ma la distanza è tanta: purtroppo all’arrivo i medici possono solo constatare il decesso di Luca“.

Non si può sapere cosa sarebbe successo se il 118 avesse risposto o l’ospedale Loreto Mare avesse fatto entrare il paziente. “C’è un’autopsia in corso. Ci dirà se è stato perso tempo prezioso per salvare la vita di Luca“.

Alcuni giorni dopo una donna si sente male e chiede di essere portata in ospedale. Amodeo decide di seguire l’auto per testimoniare la vicenda.

Si reca quindi al Fatebenefratelli di Via Manzoni, storico ospedale di Napoli, dove raccoglie dichiarazioni davvero sconcertanti.

Arrivato davanti all’ingresso trova l’addetto a cui chiede informazioni: “È chiuso, è sempre così ormai. Tutti i giorni. Di notte, di giorno, sempre“.

Alla richiesta di entrare per far presente la situazione della paziente, l’addetto risponde: “Ma non può entrare dentro. Questo è il problema, non la fanno entrare“.

Pronto Soccorso chiuso e 118 non risponde

Amodeo precisa che sarebbe un’urgenza. L’addetto ammette che non gli vengono date direttive dai responsabili dell’ospedale: “Quindi è un codice rosso? Non so neanche io come fare. Ci dicono solo che è chiuso, punto“.

Amodeo chiede dove possono rivolgersi ma non riceve risposta. “Non lo so, il San Paolo fino a poco fa era chiuso, non ho idea se abbia riaperto“.

Mi scusi, ma il pronto soccorso dovrebbe essere a disposizione delle urgenze, non si può far fare una gincana alle persone“, commenta Amodeo.

A questo punto l’addetto dà una risposta sconcertante: “È normale! Li sentite i telegiornali? Adesso è così“.

Si presenta in seguito un altro addetto che conferma la situazione. “I pronto soccorso sono tutti chiusi. Può provare al San Paolo o al Cardarelli, che è quello con più probabilità di essere aperto“.

Amodeo risponde che non è possibile far fare ai pazienti che rischiano la salute il tour degli ospedali per verificare se possono entrare nei pronto soccorso.

E qui la seconda affermazione eclatante: “Può chiamare il 118, ma non verrà mai, non riuscirà nemmeno a contattarlo“.

Il video di denuncia si conclude con un’amara riflessione: “In nome della lotta alla pandemia ci hanno tolto il diritto alla salute, rendendo impossibile la gestione di tutte le altre patologie che nel frattempo non hanno smesso di esistere“. Foto: YouTube