HomePoliticaPremier Conte accusato di reato, putiferio alla Camera - Video

Premier Conte accusato di reato, putiferio alla Camera – Video

L’onorevole Claudio Borghi è appena intervenuto alla Camera, scatenando un putiferio: infedeltà in affari di Stato, questo il possibile reato contestato al Premier Giuseppe Conte.

«Sospendo l’aula per cinque minuti», le ultime parole pronunciate dal presidente Roberto Fico, quasi un’ora fa. Ma da allora la seduta ancora non riprende.

Dopo l’intervento cruciale di Claudio Borghi, è intervenuta prima Giorgia Meloni, poi l’onorevole Piero De Luca, del Partito Democratico, che ha finito di infiammare gli animi già abbondantemente surriscaldati.

La polemica era divampata dopo che la Camera era venuta a sapere che nel frattempo, in Senato, si era da poco conclusa l’audizione del Ministro dell’Economia Gualtieri.

Borghi accusa il premier Conte di reato

Dall’audizione, spiega Borghi, si viene a sapere che il testo del trattato MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) si dovrebbe considerare “chiuso e inemendabile”.

Secondo il deputato della Lega, il presidente Conte, contro una risoluzione precisa del Parlamento, avrebbe dato l’assenso a un testo che lo stesso Parlamento non avrebbe avuto modo di discutere.

«E quando in audizione è stato chiesto al Ministro perché non fosse stato informato il Parlamento, il Ministro ha detto: “Beh, è stato messo sul sito della Commissione Europea”. La traduzione di questo Trattato – continua l’economista – è arrivata in Senato la settimana scorsa».

A questo punto è partita l’accusa: «Qui c’è stata un’infedeltà in affari di Stato, l’avvocato del popolo dovrà cercarsi un avvocato».

«Il Parlamento ha dato un mandato preciso al Presidente a giugno, eravamo qua tutti: l’abbiamo detto noi (Lega), l’hanno detto i colleghi del Cinque stelle, e l’ha detto persino la collega del Pd».

Quindi, secondo Borghi, tutti i partiti (addirittura anche il Pd) avrebbero detto a Conte di non approvare nulla, dando indicazioni precise. Il deputato leghista conclude ribadendo che se il premier non arriverà a riferire, lo porteranno in tribunale. – Foto dalla seduta integrale su YouTube

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