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Genitori separati: ecco la proposta di Salvini per i papà che non ce la fanno

Padri separati, Salvini: “Assegno da 400 euro al mese per chi è in difficoltà”di Pietro Di Martino

“La Regione Lombardia dà 400 euro al mese di contributo ai padri separati. Conosco questa drammatica realtà e vorrei allargare a tutta l’Italia questo fondo.

Con questi 400 euro si potrebbe fare la differenza e ridare dignità a un padre per rivedere i suoi figli”, ha dichiarato il vicepremier Matteo Salvini.

Definiti i “nuovi poveri” il loro reddito é più che dimezzato e il loro numero é in crescita costante, parliamo dei ‘padri separati’.

Una categoria sottovalutata dai Governi precedenti, genitori che a stento riescono ad arrivare alla fine del mese mentre vorrebbero poter fare di più e meglio per i propri figli.

Dal 2014 la Regione Lombardia ha introdotto un fondo di sostegno grazie al quale viene erogato un assegno mensile di 400 euro al mese per tutti i genitori separati che sono in difficoltà.

Inoltre é previsto un sostegno nel reperire alloggi a canone di locazione contenuti e agevolazioni per chi già paga un affitto mensile.

Ed é proprio sulla scia del modello lombardo che il ministro Salvini vorrebbe estendere la norma su tutto il territorio nazionale. L’idea sarebbe quella di un contributo per figlio fino a 2.400 euro per un periodo di 6 mesi.

Padri separati e altri temi che riguardano la famiglia

Dopo il consenso informato (grazie al quale le famiglie potranno esonerare i figli dai corsi gender), l’intenzione di riportare nelle scuole l’educazione civica e la richiesta ai docenti di assegnare pochi compiti durante le feste natalizie per dedicare più tempo alla famiglia, arriva un’altra buona intenzione.

Parliamo ancora di intenzione perché, esonero dal gender a parte e tempo in più da dedicare alla famiglia, padri separati ed educazione civica devono ancora essere discussi.

C’è da dire però, che rispetto ai Governi precedenti il cambio di marcia é stato fatto, almeno sulla questione famiglia. Ci sarebbe solo un piccolo neo, che per quanto piccolo è quello più importante: il tema dei vaccini.

Non a caso, la maggior parte degli elettori pentastellati e della Lega, sono rimasti molto delusi da quanto sta facendo sull’obbligo il Governo giallo-verde.

In modo particolare, giudicano negativamente il lavoro svolto dal ministro Giulia Grillo. Quest’ultima infatti, sembra aver dimenticato quanto affermato durante il periodo all’opposizione.

Ieri criticava (a ragion veduta) il ministro Lorenzin e l’obbligatorietà mentre oggi, che potrebbe realmente cambiare le cose, sembra addirittura voler avallare la legge.

Ma i nostri figli rappresentano il futuro dell’Italia e del mondo, sono la nostra gioia più grande, la nostra forza, il nostro Amore e non si può pensare di preservare la famiglia senza prendersene cura.

Dunque, bene le proposte fatte e quelle che dovranno essere discusse ma attenzione, stiamo sottovalutando il tema dei temi: l’obbligo vaccinale.