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L’Ordine dei Medici se la prende col dottor Manera, il volontario di Bergamo

Il dottor Stefano Manera, dopo i tanti appelli alle Istituzioni rimasti senza risposta, ha ricevuto un provvedimento disciplinare da parte dell’Ordine dei Medici.

È un medico anestesista-rianimatore che ha prestato servizio in modo volontario all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo durante l’emergenza e ha visto con i suoi occhi sia i malati sia i morti, essendo stato in prima linea nel reparto di rianimazione.

Ha partecipato all’evento organizzato da Sara Cunial alla Camera dei deputati dal titolo “Coronavirus e illegittimità dei provvedimenti: il ricorso di ComiCost”.

Il dottor Manera, uno dei fondatori di ComiCost, nel suo intervento in Parlamento ha parlato delle difficili condizioni in cui lavoravano inizialmente i medici: in assenza di farmaci e presidi e con notizie sempre più confuse.

Racconta che ci fu un momento in cui iniziò a mostrare speranza per una terapia. Fu dopo una lezione online illuminante del professor Pier Luigi Viale di Bologna.

«Definiva in maniera magistrale le tre fasi cliniche della Covid e poneva le basi terapeutiche logiche e molto chiare per questa malattia. Avevamo finalmente una bella notizia ed era che le cure a domicilio esistevano e che il virus non rappresentava il mostro che tutti noi pensavamo fosse».

Ciò che non sembrò chiaro al dottor Manera fu perché quella lezione fosse stata fatta così in sordina e perché quelle indicazioni non fossero state consegnate a tutti i medici. Pensò quindi di divulgare le informazioni del professore con un’intervista.

Non capiva neppure perché «le autopsie erano state disincentivate, soprattutto quando scoprimmo che SARS-CoV-2 causava tromboembolie polmonari diffuse, affrontabili con la somministrazione, per esempio, di eparina a basso peso molecolare».

Appelli inascoltati di Manera e poi il provvedimento disciplinare

Stefano Manera, il 24 aprile, insieme ad altri medici, ha scritto un appello a Speranza per incentivare l’uso del desametasone in ambito extraospedaliero. Sarebbe servito a frenare la tempesta citochinica riducendo l’aggravamento della malattia e di conseguenza il numero di morti.

Furono ignorati e due mesi dopo il Regno Unito ha annunciato al mondo intero che il desametasone poteva avere un ruolo chiave nel salvare vite umane.

Non è andata meglio con l’Ordine dei Medici. Ha scritto una email al presidente il 27 aprile per avere indicazioni terapeutiche ma anche in questo caso nessuna risposta.

Tuttavia una reazione c’è stata: «L’Ordine dei medici a cui appartengo, anziché ringraziarmi, ha deciso di avviare un procedimento disciplinare nei miei confronti». Il motivo è stato l’intervista di aprile rilasciata dal dottor Manera a Massimo Mazzucco.

Nel suo profilo riporta l’accaduto in un post: «Oggi in sede ufficiale, nel Parlamento Italiano, ho chiesto ragione sul perché le autopsie siano state negate, così come perché le domande sulle terapie non abbiano avuto risposta. L’unica risposta è stato ottenere l’avvio di un procedimento disciplinare nei miei confronti. Provo solo tanta umana compassione».

Anche l’associazione L’Eretico ha preso le difese dell’anestesista-rianimatore nel comunicato in cui hanno annunciato il lancio della petizione per lo scioglimento dell’Ordine dei Medici.

«Il caso del dott. Manera conferma il ruolo censorio dell’Ordine e il suo prono asservimento ai diktat dell’OMS e dei suoi emissari in Italia. Non solo: l’atteggiamento dell’Ordine asseconda il criminale tentativo di imporre la dittatura sanitaria da parte di un Governo giunto a rispondere solo alle élite e alle case farmaceutiche».