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Neonato rischia di morire dopo il bacio di un parente a un battesimo – Foto

Noah Tindle aveva solo 4 settimane di vita quando ha rischiato di morire per un bacio ricevuto da un parente a un battesimo.

Troppo spesso sottovalutiamo quanto i neonati siano delicati: quello che per noi è una cosa da poco può mettere in pericolo una piccola vita.

Quando vediamo un bambino piccolo ci emozioniamo e viene quasi istintivo abbracciarlo e riempirlo di baci affettuosi, ma sarebbe meglio evitare.

La mamma di Noah ha deciso di condividere sui social la loro storia proprio per mettere in guardia su quello che potrebbe accadere a causa di contatti troppo diretti con i neonati.

Contrae l’herpes a 4 settimane: Noah rischia di morire

Molti pensano che l’herpes sia un banale virus che non provoca la morte e questo è vero per gli adulti, ma non molti sanno che nei neonati può essere fatale.

Ashleigh White, la mamma di Noah, ha notato che l’occhio del figlio si stava gonfiando e riempiendo di vesciche dalle quali fuoriusciva uno strano liquido.

Allarmata si è recata subito in ospedale dove il medico ha diagnosticato l’Herpes simplex virus 1 (HSV-1), chiamato anche “bacio della morte”.

Il piccolo ha dovuto subire un’operazione chirurgica ed è rimasto ricoverato per circa due mesi prima che i medici lo dichiarassero fuori pericolo. Oggi ha nove mesi e sta bene.

La madre è certa che abbia contratto il virus a un battesimo a cui avevano partecipato qualche giorno prima dove molti parenti avevano baciato ripetutamente il piccolo.

Il post di Ashleigh su Facebook per sensibilizzare tutte le famiglie e rendere le persone consapevoli dei rischi che possono provocare con un bacio a un neonato è diventato virale.

https://www.facebook.com/ashleigh.wileman.1/posts/2322620251137006

“Sono stata abbastanza fortunata da prenderlo in tempo e ho ancora il mio bambino qui con me oggi, ma alcuni genitori potrebbero non essere così fortunati” scrive la mamma di Noah.

I neonati hanno un sistema immunitario ancora debole, quindi sarebbe meglio evitare contatti troppo diretti per non metterli in pericolo.

Noah è stato molto fortunato perché nonostante quel bacio i medici sono intervenuti tempestivamente riuscendo a salvarlo. Se il virus fosse arrivato al cervello Noah non si sarebbe morto. – Foto Facebook