Il governatore della Campania chiama l’esercito per debellare il coronavirus. Chissà se riuscirà a fare meglio di come ha fatto per la “Terra dei Fuochi”.
“Alcuni contingenti dell’Esercito sono in arrivo in Campania per affiancare le Forze dell’Ordine nei controlli sul territorio necessari per il rispetto dei divieti sanciti dalle ordinanze nazionali e regionali. Complessivamente saranno impegnate 100 unità per questa prima fase. Poi si procederà a una programmazione più organica”.
Sono alcune dichiarazioni del Governatore della Campania, Vincenzo De luca. In questi giorni di emergenza, il presidente è molto impegnato a far rispettare le regole e a sconfiggere il coronavirus.
I comunicati non bastano e nemmeno alzare la voce (come piace a lui). Evidentemente con i “terroni” ci vuole proprio il pugno di ferro. Dunque meglio chiamare l’Esercito.
Scelta azzardata? Cittadini in rivolta? Ma figuriamoci, sono tutti contenti e, anzi, si complimentano: “Bravo, hai fatto bene, arrestiamoli tutti!”.
Insomma il popolo è felice nel vedere i militari presidiare gli angoli delle strade pronti a fermare i loro vicini irresponsabili. Sono certo che se non dovesse bastare saranno i cittadini stessi a denunciare i vicini.
Il fatto che le responsabilità del collasso generale siano da attribuire a chi, in tutti questi anni, ha gestito male i fondi destinati alla sanità pubblica, passa in secondo piano. Ovviamente faccio riferimento soprattutto a livello nazionale.
De Luca avrà certamente fatto bene: il governatore è uno tosto! Se ad esempio provate a uscire di casa, prima vi farà prendere dai militari e poi vi sbatterà dentro. No, che avete capito… dentro le vostre case, mica in carcere. Non pensate male: #andràtuttobene.
L’esercito nella “Terra dei Fuochi”
C’è un aspetto in tutta questa vicenda che da buon terrone mi ha fatto riflettere. Sono vent’anni che nella nostra amata terra si muore per problemi legati all’inquinamento e, quindi, alla criminalità organizzata.
Chiedo ai miei concittadini: prima del coronavirus e a parte le zone del centro storico, avete mai visto una massiccia presenza di militari per contrastare i roghi tossici? A memoria direi di no, o perlomeno non abbastanza.
Recentemente ho letto di alcuni provvedimenti in tal senso. In questo articolo, ad esempio, parlano di contrasto al fenomeno dei roghi con il sostegno di undici equipaggi delle forze dell’ordine, per un totale di trenta persone.
Sono stati anche effettuati diversi controlli ad attività imprenditoriali. Hanno riscontrato diverse anomalie come la mancata compilazione del registro di carico e scarico dei rifiuti prodotti che ne impediscono la corretta tracciabilità.
Esiste anche un “Piano di azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti” che vede la collaborazione tra Esercito e Aeronautica e consente l’utilizzo di satelliti, aerei, droni, piattaforme terrestri e analisti dei dati immagine (Intelligence, Sorveglianza a Ricognizione).
Eppure, nelle nostre campagne, si continuano a bruciare enormi quantità di rifiuti tossici. A dirla tutta le fiamme non hanno mai smesso di bruciare i nostri cuori e la puzza di soffocare i nostri sogni.
Oggi, grazie al coronavirus, arriveranno in Campania ben 100 militari. Ecco, quando tutto questo finirà, se finirà, e dopo che avrete denunciato il vostro vicino di casa, ricordatevene e, se possibile, tornate sui balconi ma non per cantare, piuttosto per gridare la vostra rabbia.
Alcuni dati
Dite che sto esagerando? Beh, al momento, in Campania, i morti con coronavirus sono 22 e, con ogni probabilità, quasi tutti con patologie pregresse. Proprio come specificato in un articolo del Mattino.
In un articolo molto interessante, pubblicato sul sito meridiana notizie, si parla di “nuovi morti nell’area oggetto di sotterramenti di rifiuti altamente tossici e cancerogeni”.
L’autore dell’articolo fa presente che “rispetto al coronavirus che diventa pericolo di morte per chi ha gravi patologie in atto ed è molto anziano, nella “Terra dei Fuochi” muoiono bambini. Solo negli ultimi 20 giorni sono 8 i fanciulli deceduti a causa di tumori che è inevitabile non pensare di associare alla responsabilità di una contaminazione ambientale provocata, come più volte è stato denunciato dalla stampa, dalla criminalità organizzata” (l’articolo è del 27 febbraio 2020).
In quest’altro articolo pubblicato dall’Ansa sull’aggiornamento del rapporto della situazione epidemiologica nella “Terra dei Fuochi”, e in relazione allo smaltimento illegale dei rifiuti, si parla di “mortalità in eccesso”.
I dati, forniti l’ISS, dicono che “si osservano eccessi di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori e eccessi di tumori del sistema nervoso centrale, questi ultimi anche nella fascia 0-14 anni”. Era il 2016.
La nostra epidemia
La nostra epidemia non trova cure da vent’anni e, perdonatemi se sarò duro, ma non regge alcun confronto con questo coronavirus.
C’è gente che fa la loro “quarantena” da anni, giorno dopo giorno, costretti a chiudersi in quattro mura per non respirare l’aria dei roghi, quelli che ancora bruciano e uccidono.
Non è il momento delle polemiche? Mi spiace ma per la mia terra è sempre il tempo e, forse, troppo ne è trascorso da tutte quelle promesse mai mantenute da parte delle Istituzioni.
Oggi scopriamo che possiamo disporre di un esercito e mi auguro che, nel buio delle nostre campagne, quando torneranno ad alzarsi le fiamme della morte, ci sarà uno spiegamento di forze quanto meno uguale a quello utilizzato per la Codiv-19. Foto: YouTube