HomeSaluteMascherine, l'analisi dei Paesi con e senza obbligo: risultati controintuitivi

Mascherine, l’analisi dei Paesi con e senza obbligo: risultati controintuitivi

Le mascherine sono uno dei simboli per eccellenza di questa pandemia. Ma sono davvero utili a contrastare il virus? Nei grafici che seguono potrebbe esserci la risposta.

Sembrerebbe che dovremo abituarci all’utilizzo delle mascherine anche se le disposizioni da inizio pandemia sono cambiate spesso.

Sia Fauci che Ricciardi avevano affermato, a inizio emergenza, che le mascherine sui soggetti sani sono del tutto inutili.

Su The Federalist è uscito un articolo molto interessante che, oltre a prendere in esame diversi studi, ha considerato i dati di vari Paesi prima e dopo l’introduzione dell’obbligo dei dispositivi di sicurezza personali.

«Gli studi scientifici non dimostrano in modo convincente che il “mascheramento universale” aiuterebbe significativamente. Esplorando le situazioni del mondo reale vedremo dove ci portano i dati» hanno scritto su The Federalist.

L’autore dell’articolo Yinon Weiss ha confrontato i grafici dei casi per milione di abitanti registrati in alcuni Paesi, prestando attenzione al momento in cui sono state introdotte le mascherine obbligatorie. I seguenti grafici sono aggiornati alla fine di ottobre.

12 grafici che dimostrano l’inutilità delle mascherine

Austria. È stato uno dei primi governi che, ad aprile, ha richiesto l’uso delle mascherine appena la curva dei casi ha iniziato a scendere. Dopo un lungo periodo in cui i cittadini hanno usato i dispositivi di sicurezza, il paese si trova con i casi quadruplicati.

Germania. Ha imposto l’obbligo delle mascherine a fine aprile, con delle diversificazioni tra le varie città. In quel momento la curva dei contagi era a circa metà discesa ma adesso sta velocemente risalendo.

Francia. Il governo francese ha imposto le mascherine a maggio con restrizioni sempre più stringenti ma adesso hanno il 1.000% dei casi in più.

Spagna. Dal 4 maggio è stato introdotto l’obbligo di mascherina sui mezzi pubblici. Dal 21 maggio le restrizioni si sono inasprite con l’obbligo esteso anche all’aperto. I casi in Spagna sono aumentati del 1.500%.

Regno Unito. Le mascherine obbligatorie sono state introdotte solo a luglio. Dopo pochi mesi si trovano con il 1.500% in più di casi.

Belgio. L’andamento di questo Paese è simile a quello del Regno Unito. Hanno introdotto l’obbligo a fine luglio estendendolo all’aperto solo a metà agosto. Nonostante il dispositivo di protezione, il Belgio ha un altissimo tasso di casi positivi (link).

Irlanda. Dopo l’introduzione dell’obbligo delle mascherine di agosto, l’Irlanda si ritrova con il 1000% di casi in più.

Italia. Ad aprile c’era l’obbligo di mascherina nei luoghi chiusi e sui mezzi di trasporto. Da ottobre il governo ha esteso l’obbligo anche all’aperto con una legge che The Federalist considera una delle «più severe al mondo». Ma i risultati non ci sono stati e i casi sono aumentati.

Perché non funzionano?

Risultati e grafici simili sono stati riscontrati anche in altri paesi come Portogallo, Israele, Stati Uniti ecc.. L’autore dell’articolo, dopo la scrupolosa analisi, ha tratto una conclusione.

«Non importa quanto rigorosamente vengono applicate le leggi sulle mascherine, né il livello di rispetto dell’utilizzo seguito dalla popolazione. I casi diminuiscono e aumentano nello stesso periodo».

Yinon Weiss ha consigliato a tutti di leggere le indicazioni d’uso della mascherina: «vedrai qualcosa del tipo “non destinato a scopi medici e non è stato testato per ridurre la trasmissione di malattie”».

Ha posto l’attenzione sulla modalità di utilizzo. Le mascherine per funzionare bene dovrebbero essere ben sigillate, messe correttamente e cambiate spesso.

Il giornalista ha anche aggiunto: «La FDA e il CDC dovrebbero formulare raccomandazioni su quali mascherine utilizzare e approvarle in base alla loro efficacia scientifica piuttosto che promuovere l’avvolgimento di qualsiasi pezzo di stoffa intorno al viso».

Secondo Weiss le istituzioni hanno ormai investito troppo, anche politicamente, su questi dispositivi. Tanto che hanno soppresso nuove prove scientifiche che non supportano i risultati politici desiderati. Come i dati dell’unico studio randomizzato al mondo che ha indagato l’effettiva efficacia delle mascherine contro la Covid.

Martin Kulldorff, professore alla Harvard Medical School, nonché leader nei metodi di sorveglianza delle malattie e dei focolai di malattie infettive, ha commentato questa intromissione della politica nella scienza: «Dopo 300 anni, l’era dell’Illuminismo è finita». Foto: The Federalist