HomeSaluteMariano Amici non ha paura di essere radiato: «Sono qui per dire...

Mariano Amici non ha paura di essere radiato: «Sono qui per dire la verità»

Il dottor Mariano Amici ha parlato a Italia Sera del ricorso che ha fatto al TAR contro l’ordinanza che ha reso obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale in Lazio.

Il 17 aprile il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha firmato un’ordinanza che ha reso obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale agli over 65 e al personale sanitario.

La decisione, presa senza alcuna discussione preliminare, ha creato diverse polemiche: alcuni medici hanno chiesto subito un confronto con la Regione.

In particolare ha fatto scalpore l’intervista rilasciata a Italia Sera dal dottor Amici: «L’obbligo di vaccinazione non ha senso ed è pure dannoso. Io sono qui per dire la verità».

Il punto di vista del dottor Mariano Amici

«Fare la vaccinazione a queste categorie è rischiosissimo. In Italia non vengono prese le precauzioni necessarie a salvaguardare il resto della popolazione dalle conseguenze. Chi ha subito il vaccino – ha spiegato il medico a Italia Sera – potrebbe contagiare altre persone».

Il medico romano ha continuato spiegando che il vaccino si prepara introducendo il virus attenuato, cioè meno aggressivo, che poi verrà inoculato al paziente.

«Facciamo ammalare l’organismo per creare anticorpi, quindi generiamo la malattia che solitamente è asintomatica o con pochi sintomi», ha affermato il dottor Amici.

«Il tempo che occorre all’organismo a immunizzarsi è in media 12 settimane – ha spiegato – periodo in cui l’organismo è più debole perché sta combattendo contro il virus inoculato». 

L’arrivo di un nuovo virus in questo periodo esporrebbe il paziente a una maggior possibilità di contrarre l’infezione, anche in forma grave. Non solo, ha aggiunto che lo stesso virus inoculato nell’organismo potrebbe rivitalizzarsi e infettare nella forma più aggressiva anche un soggetto sano.

«Non ho nessun timore a parlare di queste cose. Vedo pazienti non vaccinati che non si ammalano mai, mentre quelli vaccinati si ammalano e quasi sempre con molte più complicanze», ha affermato.

Ha poi aggiunto che nel vaccino antinfluenzale sono presenti uno o più virus influenzali della stagione precedente ma quelli non ci saranno già più al momento del vaccino. Anzi, aggiunge «li rimettiamo in circolo noi con le vaccinazioni».

Mariano Amici puntualizza che i nuovi virus, com’è successo per il coronavirus, arrivano proprio nel periodo delle dodici settimane. Quindi, trovando organismi deboli, provocano più danni e complicazioni.

Obbligo vaccinale e ricorso al TAR

«La scienza dice che per non morire bisogna vaccinarsi. Io non sono assolutamente d’accordo», i toni del medico iniziano ad animarsi e anche il conduttore fatica a intervenire.

«Non se ne parla ma le statistiche dicono che ogni anno l’influenza fa molti più morti di quanti ne ha fatti il coronavirus. Ci sarà pure un motivo. Perché di questo non ci preoccupiamo?»

Il dottor Amici ha continuato spiegando che il coronavirus ha colpito soprattuto le persone che si sono vaccinate e infatti la maggior parte dei morti sono anziani.

Per quanto riguarda il maggior numero di morti nel nord Italia, il medico ha ipotizzato che la causa potesse essere una maggior percentuale di persone vaccinate rispetto al sud, oltre alla densità demografica e all’inquinamento atmosferico.

«Veniamo all’obbligo vaccinale. Molti pensano che chi non si vuole vaccinare poi infetterà chi invece vorrebbe il vaccino. È una falsità, è esattamente il contrario, come ho spiegato prima».

Mariano Amici ha aggiunto: «Non mi limiterò al ricorso al TAR contro l’ordinanza di Zingaretti, andrò oltre per cercare di capire perché lo Stato delega sempre di più la ricerca alle case farmaceutiche. Quello che sta accadendo nel mondo è un’autentica guerra».

«È un’ordinanza illegittima perché il presidente della Regione Lazio non ha la competenza per poter emettere un’ordinanza del genere. Per obbligarmi devono fare una legge», ha specificato.

«Sono pronto ad andare davanti a qualunque tribunale, come sono pronto pure a eventuali azioni repressive. Non so se anche l’Ordine dei Medici vorrà prendere posizione nei miei confronti ma non ho problemi, non mi fanno paura», ha concluso il dottor Amici.