HomePoliticaLa Russa: «Ecco perché ho detto 'drogato' ad Airola»

La Russa: «Ecco perché ho detto ‘drogato’ ad Airola»

Confronto-scontro a distanza tra Massimo Gramellini e il deputato Ignazio La Russa. Il primo lo insulta sulle pagine del Corriere, il secondo gli risponde per le rime su Facebook.

Il giornalista e conduttore televisivo, Massimo Gramellini, in un articolo pubblicato ieri sul Corriere della Sera, ha voluto commentare l’episodio in aula che ha visto protagonista il deputato di FDI, Ignazio La Russa, e il collega Airola.

Durante la discussione sulla cannabis light, La Russa aveva dato del drogato al parlamentare pentastellato. “Quante volte lo abbiamo sentito insultare gli avversari in Parlamento o dentro uno studio televisivo, persino quando tra i due luoghi c’era ancora una differenza, e sempre con lo stesso tempismo nel cogliere l’attimo in cui l’interlocutore prende fiato”.

“Anche ieri – continua il giornalista – ha aspettato che il cinquestelle Airola uscisse dall’apnea oratoria per impossessarsi del silenzio e spezzarlo con uno stentoreo «Drogato!»”.

Gramellini a Ignazio La Russa: “Se ne infischia delle opinioni per attaccare la persona”

Ma Gramellini va ben oltre il semplice racconto sull’accaduto e inizia a esprimere giudizi per niente benevoli nei riguardi di La Russa.

“Non si illudano i suoi pallidi imitatori. Per fare il La Russa non basta avere il timbro di voce di un parà costipato. Bisogna eccellere nell’arte del non ascolto e saper distinguere tra le opinioni e la persona che le esprime, infischiandosene delle opinioni per attaccare la persona”.

La risposta, oggi, pubblicata dal deputato di Fratelli d’Italia su Facebook: “Caro Gramellini, a volte gli insulti in punta di penna (elegante, si intende) sono più ingiusti e volgari di quelli gridati. Specie se fondati su presupposti falsi”.

La Russa mette subito in chiaro il suo pensiero rispetto all’articolo, poi racconta come sono andate le cose e scrive che il suo “urli come un drogato, drogato”, non era stato pronunciato al termine dell’intervento di Airola ma perché quest’ultimo “interrompeva con parole, parole irripetibili, l’intervento del Capogruppo di FdI Luca Ciriani”.

“Come vede – scrive La Russa – non contestavo le opinioni del collega Airola ma difendevo il diritto del mio Capogruppo di intervenire senza essere interrotto e insultato”.

Concludendo: “Potrà contestarmi che avrei potuto usare altre parole ma non di “non saper distinguere tra le opinioni e la persona che le esprime” o, men che meno, di decidere che io ho agito “infischiandomene delle opinioni per attaccare la persona”.

Infine La Russa si toglie il suo sassolino dalla scarpa: “Gli unici che non riesco mai, dico mai ad apprezzare, anche quando scrivono piacevolmente, sono quelli con la puzza sotto il naso convinti di essere sempre dalla parte della ragione e mai del torto, specie se si tratta di tentare di maramaldeggiare con chi ha il torto di essere di destra e perciò, per lei, figlio di un Dio minore”.