HomeSpettacoliHeather Parisi: «A Hong Kong più morti da vaccino che da Covid»

Heather Parisi: «A Hong Kong più morti da vaccino che da Covid»

Heather Parisi è tornata all’attacco con uno dei suoi post pungenti sulla pandemia e sulla situazione a Hong Kong.

Questa volta la showgirl ha pubblicato su Instagram dei dati che arrivano dalla sua città adottiva, Hong Kong.

L’argomento è scottante visto che si parla ancora una volta di vaccini ma Heather Parisi sembra incurante delle eventuali ripercussioni.

Secondo la ballerina infatti la popolazione della città dove vive da più di dieci anni «è riluttante a vaccinarsi».

La motivazione è spiegata nel post dove Heather Parisi fornisce qualche dato. Nel 2020 i decessi della città di Hong Kong di o con Covid sono stati 150 su 7,5 milioni di abitanti.

«Da quando è iniziata la vaccinazione un mese e mezzo fa, sono morte 15 persone dopo il vaccino su 440 mila vaccinati», ha scritto la show girl.

Heather Parisi aggiunge una precisazione

L’ex ballerina ha aggiunto una precisazione in cui ribadisce che ha riportato la realtà della città che la ospita da molti anni.

«Questi numeri sono ufficiali e sono riportati dagli enti governativi (ciascuno è libero di crederci al pari dei numeri forniti da qualsiasi altro governo)».

Heather Parisi ha fatto una considerazione che anche il resto dei cittadini di Hong Kong sta facendo.

«Se questo trend fosse confermato (15 deceduti dopo il vaccino ogni 400 mila vaccinati al mese), a fine anno si avrebbero 180 deceduti dopo il vaccino, a fronte di 5 milioni di vaccinati».

Ha spiegato che questi dati stanno determinando uno «scarso entusiasmo della popolazione di Hong Kong a vaccinarsi» contro il Covid.

Non poco tempo fa Heather Parisi gioiva sui social affermando che la sua città aveva sconfitto il Covid senza lockdown e senza vaccino.

In effetti Hong Kong da inizio pandemia non ha effettuato lockdown duri come quelli che stiamo vivendo in Italia.

Ha adottato una tecnica di restrizioni “tira e molla” che non sono pesate sui cittadini lasciando aperti ristoranti, palestre, cinema, se non con chiusure di pochi giorni.

L’unico vero lockdown c’è stato questo gennaio ma solo in un distretto che è rimasto chiuso per 48 con l’obbligo del test per tutti i 10.000 residenti. Foto: YouTube