Un uomo di 65 anni è morto dopo il vaccino. Aveva fatto la prima dose il 22 aprile. Nonostante i medici abbiano certificato la correlazione tra vaccino e decesso, lo Stato non si è ancora fatto vivo.
Ieri si è svolta una manifestazione che ha visto come protagonisti alcuni danneggiati da vaccino. Ad organizzarla è stata l’UCDL, Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà.
Centinaia di persone si sono ritrovate a pochi metri dal Ministero della Salute. Tra loro c’era anche un ragazzo, Paolo Iacobucci. Intervistato dall’Avvocato Erich Grimaldi, ha raccontato la sua esperienza.
Il padre aveva 65 anni ed è morto dopo la prima somministrazione del vaccino. Alla domanda dell’avvocato, se gli era stata accertata la correlazione tra il vaccino e il decesso, Paolo ha risposto di sì.
Morto dopo il vaccino, per i medici c’è correlazione
La famiglia non è stata mai contattata dalle Istituzioni e, ovviamente, non ha ricevuto nessun tipo di indennizzo. “Ho avuto la fortuna che i medici hanno detto che c’era correlazione” ha detto il figlio della vittima.
“In questo momento il Ministro Speranza dovrebbe scendere e chiederti scusa”, ha commentato Erich Grimaldi. “A te come ai tanti che hanno abbandonato”.
Il ragazzo era visibilmente commosso. “Non è possibile che i cittadini vengano abbandonati così – ha continuato l’avvocato – dove sono le garanzie per chi ha avuto reazioni avverse? Dove sta lo Stato rispetto a queste reazioni avverse, a questi morti?”
Paolo è stato intervistato anche da Byoblu, che gli ha chiesto cosa vorrebbe dire al Ministro Speranza. “Vorrei raccontargli la mia storia – ha risposto – e dirgli che non è prevista nessuna garanzia, né per chi si fa il vaccino, né per le vittime, né per i parenti di chi si trova in questa situazione”.
Il ragazzo ha ricordato che, prima della vaccinazione, viene fatto firmare un foglio che decreta lo scarico delle responsabilità. “In questo modo case farmaceutiche, Governo e tutti quelli che nei fatti hanno obbligato alla vaccinazione, sono totalmente coperti”. Foto: Byoblu