HomeNotizieGiorlandino, panico a L'aria che tira: «Vaccinare non serve più tanto» Video

Giorlandino, panico a L’aria che tira: «Vaccinare non serve più tanto» Video

Tra gli ospiti della puntata di ieri a l’Aria che tira c’era il Direttore Sanitario di Altamedica Claudio Giorlandino.

“Certamente noi siamo provax, completamente provax” ha affermato. Una premessa obbligatoria per chiunque provi a esprimere un giudizio diverso dalla narrazione ufficiale sui vaccini.

“Sposo pienamente quello che ha detto il Ministero della Salute Israeliano, che vaccinare non serve più tanto. Hanno iniziato la terza dose perché non sapevano che fare, non perché credono che il vaccino possa fare qualcosa”.

La Merlino ha frenato subito il professore dicendo di non aver capito bene, poi ha chiesto se la terza dose rende immuni.

Claudio Giorlandino: “Questi vaccini qualcosetta fanno ma non ci garantiscono niente”

“No – ha risposto Giorlandino – la terza dose ci aumenta la quantità di anticorpi, questo è innegabile, ma contro un virus che in pratica non c’è più”.

Il medico ha spiegato che i vaccini che usiamo in Occidente servono a combattere la proteina Spike con gli anticorpi, non tutto il virus.

“Una proteina che muta continuamente. Le mutazioni di cui abbiamo sentito parlare a cosa attengono? Alla proteina Spike che si modificano continuamente”.

Secondo il direttore sanitario “chi fa un vaccino tradizionale – e questi non sono vaccini tradizionali – ha una difesa contro tutte le proteine e non soltanto contro questa piccola proteina che muta continuamente”.

E ancora: “Continua a circolare un virus che noi con il vaccino battiamo poco, non lo dico io ma tutta la letteratura attuale. Addirittura la maggior parte dei lavori che sono in preprint, che stanno uscendo adesso, dicono che questi vaccini qualcosetta fanno ma non ci garantiscono niente”.

In collegamento è intervenuto anche il Presidente dell’Ordine dei Medici Antonio Magi, schierandosi a favore della terza dose. Giorlandino ha specificato che i vaccini sono stati utili nella prima fase ma che adesso ne servono di nuovi.

Poi, riferendosi a Magi, ha mostrato più volte alla telecamera un grafico con i contagi in Israele: “Guardi che è successo, lo avevano sconfitto […] 15 giorni dopo è scoppiata l’infezione”. Foto: La7