Il portavoce dell’associazione Family Day, Massimo Gandolfini, suggerisce alcune possibili soluzioni da adottare nella fase 2, per aiutare famiglie e figli.
“In questi giorni si sta parlando della fase 2, ovvero la riapertura economica e lavorativa del Paese. Siamo molto preoccupati nel constatare una drammatica assenza di prospettiva a vantaggio delle famiglie e dei figli. Voglio ricordare a tutti che l’Italia ha un tessuto sociale caratterizzato da 12 milioni di famiglie e 8 milioni e mezzo di figli”.
Sono le parole di Massimo Gandolfini che in un video chiede al Governo di gestire la fase 2 mettendo la famiglia al centro.
“L’altro giorno, a una domanda diretta posta al presidente dell’ISS (Istituto superiore di Sanità) sulla riapertura della scuola, questi rispondeva che si trattava di un problema secondario”.
Le proposte di Massimo Gandolfini
Secondo Gandolfini il ritorno al lavoro dovrebbe coincidere con la riapertura delle scuole per un motivo molto semplice: se i genitori tornano a lavorare, e le scuole sono chiuse, chi potrà badare ai loro figli? “Il rischio – dice il medico – è che questi vengano abbandonati a loro stessi”.
Per il portavoce del Family Day “la fase 2 va ripensata in prospettiva familiare. Noi abbiamo alcune proposte a partire da due capisaldi: garantite lo stipendio pieno ai due genitori lavoratori e dare sostegno ai figli”.
Quindi elenca una serie di possibili soluzioni: “Proponiamo 200 euro al mese per ogni figlio al di sotto dei 15 anni e indipendentemente dal reddito. Garantire dei congedi parentali speciali, retribuiti e che possono essere finalizzati, almeno per qualche ora, a vantaggio dell’educazione dei figli”.
E ancora: “Un fondo che consenta alle famiglie di poter comprare tablet, smartphone e pc, per le attività educative online dei loro figli. Riapertura in sicurezza dei parchi, perché i bambini hanno bisogno di stare all’aria aperta e di socializzare”.
Ultimo punto: “Sostegno alla scuola pubblica paritaria con un fondo unico nazionale. Le scuole paritarie svolgono un lavoro sociale enorme. Danno lavoro a 180mila lavoratori e la possibilità di studiare a 900mila studenti”.
Per Massimo Gandolfini non vi è alcun dubbio: “La fase 2 dev’essere letta in ottica del bene delle famiglie e dei figli, tematiche di prim’ordine sulle quali il Governo si è dimostrato insensibile”. Foto: YouTube
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