L’Europarlamentare Francesca Donato ha intervistato Emilia Scherma, madre di Concetta Sciacca, morta dopo la seconda dose del vaccino Moderna.
Concetta aveva 49 anni, lavorava in una casa di riposo e per questo è stata obbligata a vaccinarsi. Dopo la prima dose aveva accusato “soltanto” un dolore al braccio, i problemi sono cominciati dopo la seconda con una paresi facciale sul lato destro.
“Dopo una settimana dalla paresi – ha raccontato la madre – aveva dolori lancinanti alle gambe, talmente forti da non poter camminare. Non poteva nemmeno andare a lavorare”.
La ragazza era stata accompagnata da una sua amica al Policlinico di Palermo. “Le hanno fatto una visita manuale e detto che aveva le ginocchia traumatizzate. Le hanno prescritto degli integratori”.
Emilia Scherma in lacrime: “Chi me la ridarà mia figlia?”
La madre ha raccontato che, nonostante gli integratori, Concetta non trovava sollievo e il dolore peggiorava giorno dopo giorno.
“Il 7 novembre sono andata da lei, ho pranzato con lei ed era allegra e spensierata. Doveva vedersi con una sua amica”. Era trascorso un mese dalla somministrazione della seconda dose.
La mattina del giorno successivo, l’ultima telefonata e quel «mamma ti voglio bene» quasi come fosse un presagio. Concetta è morta nella notte tra lunedì e martedì.
“Mia figlia ha avuto un emorragia cerebrale e io non era accanto a lei” ha detto la madre tra le lacrime. “Chi me la ridarà mia figlia? Non sentirò più la sua voce”.
A questo punto dell’intervista Francesca Donato ha preso la parola. “Sono davvero sgomenta per tutto quello che lei ha vissuto e sta vivendo. Il motivo per cui ho voluto intervistarla è proprio quello di far capire a chi ancora non crede a queste cose, che queste tragedie esistono veramente”.
La Donato ha sottolineato quanto possa essere devastante ritrovarsi senza una persona cara in uno stato di abbandono e di scetticismo da parte dell’intera comunità scientifica e sociale.
Alla domanda dell’Europarlamentare, su quale fosse stata la diagnosi del decesso, la madre ha risposto che sul foglio si parla solo di emorragia cerebrale, ma che non sono stati molto chiari. Non è stata fatta nemmeno un’autopsia.
Francesca Donato: “Tutto questo va assolutamente fermato”
Ora la famiglia è in mano a un avvocato, che ha già richiesto la cartella clinica della vittima. “Spero che l’avvocato che la segue denunci all’autorità giudiziaria la responsabilità di tutti coloro che sono coinvolti in questo fatto” ha commentato la Donato.
“Che tutti coloro che sono responsabili di questa tragedia, a partire dal ministro della Salute, siano chiamati a rispondere. Perché non è possibile che queste vittime non abbiamo dei responsabili certi, chiamati a rispondere delle loro colpe, e che siano ancora lì nella possibilità di uccidere altre persone, perché di questo si tratta”.
Per la Donato è importante che tutti sappiano cosa lo Stato ci sta costringendo a fare, e di quanto dolore e quanti danni sta provocando ai propri cittadini: “Tutto questo va assolutamente fermato”. Foto: YouTube