HomeSaluteDue medici americani censurati su YouTube: cosa non dobbiamo sapere?

Due medici americani censurati su YouTube: cosa non dobbiamo sapere?

YouTube ha censurato il video di due medici americani che aveva raggiunto 5 milioni di visualizzazioni, perché non in linea con le opinioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Lo scorso 25 aprile il dottor Daniel W. Erickson, ex medico di pronto soccorso, e il dottor Artin Massih hanno tenuto una conferenza stampa.

I due medici americani, con la loro esperienza nel trattamento di virus e infezioni, hanno affermato che il blocco di un Paese a causa del virus SARS-Cov-2 non è supportato dalla scienza.

Per chiarire questa loro presa di posizione hanno prodotto dozzine di pagine con dati ma a quanto pare non sono stati sufficienti. YouTube ha infatti censurato il video della loro conferenza.

Due medici americani contrari alla chiusura del Paese

Siamo riusciti a reperire l’intervista in lingua originale su Facebook (trovate il video in fondo all’articolo) e abbiamo selezionato alcune parti interessanti.

«Se hai intenzione di “ballare” sui diritti costituzionali di qualcuno, è meglio che tu abbia una buona ragione. È meglio che tu abbia davvero una buona ragione, non solo una teoria. I dati ci mostrano che è ora di eliminare le restrizioni. Quindi, se non lo facciamo, qual è la ragione?»

I due medici americani hanno ipotizzato che all’inizio le decisioni relative alle prime chiusure fossero state dettate dalla paura. «Hanno deciso di tenere le persone a casa e isolarle. In genere in quarantena si mettono i malati. Non abbiamo mai visto i sani in quarantena».

«Hanno predetto milioni di morti. Questo non sta avvenendo», ha continuato il dottor Erickson.

«Nello stato della California i casi positivi sono il 12% con una probabilità del 3% di morire per COVID. Ciò richiede la chiusura dei sistemi medici? Ciò richiede che le persone siano senza lavoro?»

Hanno insistito: «Più test fai, più positivi otterrai: il numero aumenta mentre i decessi rimangono invariati. Quindi il tasso di mortalità diminuisce».

I due medici americani non hanno trascurato gli effetti secondari: «Più casi di bambini molestati a causa di familiari arrabbiati, ubriachi, che sono a casa senza uno stipendio. Abuso sponsale: vediamo persone che entrano qui con gli occhi neri e tagli sul viso».

Il sistema immunitario, questo sconosciuto

«Il sistema immunitario si costruisce con l’esposizione agli antigeni: virus e batteri. Quando sei un bambino che striscia per terra e ti metti cose in bocca, entrano virus e batteri. Formi un complesso di anticorpi, antigeni, IgG, IgM. Ecco come si costruisce», hanno spiegato i dottori.

In riferimento alla restrizioni hanno aggiunto: «Se dici alle persone “vai a casa, pulisci tutto per uccidere virus e batteri, indossa la mascherina, non uscire” non fai altro che indebolire il sistema immunitario e i malati aumenteranno. Questa non è la combinazione giusta per una società sana. Non ha alcun senso».

I due medici americani hanno poi affrontato uno dei temi più ricorrenti: morti “con” o “per” Covid: «Quando qualcuno muore in questo Paese, in questo momento, non si parla di ipertensione, diabete o ictus. Dicono che è morto per Covid-19».

«Abbiamo partecipato a centinaia di autopsie. Non è il motivo per cui sono morte delle persone ma siamo sottoposti a pressioni interne per aggiungere COVID all’elenco diagnostico, anche quando pensiamo che non abbia nulla a che fare con la vera causa del decesso. Forse per aumentare i numeri e renderlo un po’ peggio di quello che è». Lo stesso discorso di tanti medici italiani.

«Esistono due modi per sbarazzarsi del virus: infettarsi o immunizzarsi. I virus uccidono le persone, fine della storia. Ma il resto delle persone sviluppano l’immunità di gregge. Abbiamo la capacità di sconfiggerlo nel 95% dei casi», hanno affermato i due medici americani.

«Vuoi che il tuo sistema immunitario sia in forma? I mattoni che lo costruiscono sono virus e batteri. Siamo sicuri che quando riapriremo ci sarà un’enorme quantità di malattie che dilagheranno perché il nostro sistema immunitario si è indebolito».

Le possibili soluzioni dei due medici americani

«Trattiamo questo virus come trattiamo l’influenza. Se hai sintomi stai a casa e lasci che si risolva da solo. Se non hai sintomi dovresti tornare a lavoro».

Per quanto riguarda i famigerati asintomatici hanno detto: «Sarebbe bello catturare tutti i pazienti con coronavirus ma è realistico? Terremo l’economia chiusa per due anni e vaccineremo tutti? Questa è un’aspettativa non realistica».

«Provocheremo rovina finanziaria, violenza domestica, suicidi, stupri. E cosa otterremo? Dobbiamo trattare questo virus come l’influenza: alla fine muterà e diventerà sempre meno virulento».

«Non abbiamo bisogno di uno studio clinico in doppio cieco, controllato clinicamente, per dire se è appropriato isolare le persone. Molte volte in medicina devi prendere decisioni consapevoli con i dati che hai. Posso sedermi al 47esimo piano di un attico e dire che dovremmo fare questo o quello, ma se non vedo un paziente da 20 anni, non è realistico». Qui i due medici americani hanno affondato una critica ai piani alti.

Hanno spiegato: «Se sei sano, non hai comorbidità significative, non sei immunodeficiente e non sei anziano, dovresti poter uscire senza guanti e senza maschera. Se invece rientri in questa categoria dovrai proteggerti».

«Non penso che tutti debbano indossare maschere e guanti. Questi ultimi riducono la flora batterica e i virus amici che ti proteggono da altre malattie», hanno concluso

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