Luigi Di Maio attacca Salvini ma pone gli stessi dubbi riguardo il MES e avverte: “Decideremo noi come e se dovrà passare questa riforma del Mes”.
“Gianroberto Casaleggio diceva che «quando c’è un dubbio, non c’è nessun dubbio»: e sul Mes i dubbi ci sono”. Inizia così un lungo post Facebook di Luigi Di Maio in cui spiega la posizione del Movimento cinque stelle rispetto alle polemiche sul trattato.
Per Di Maio il fatto che ci sia un fondo da cui poter attingere in caso di difficoltà è una cosa positiva ma ci sono alcuni aspetti che rischiano di far finire l’Italia sotto ricatto.
“Ora, il Movimento 5 Stelle dice una cosa molto chiara: c’è una riforma in corso, prendiamoci del tempo per fare delle modifiche che non rendano questo fondo un pericolo. Siamo al governo. Questo significa che abbiamo la possibilità, ma anche la responsabilità, di agire per migliorare le cose. Governare è questo”.
Di Maio sul Mes: «Decideremo noi se dovrà passare»
Il ministro degli Esteri ricorda che sono stati versati quattordici miliardi di euro ed è giusto che l’Italia ottenga il miglior risultato possibile attraverso una riforma del trattato.
“Giuseppe Conte ha detto ieri, nel suo discorso alle Camere, che tutti i ministri sapevano di questo fondo. Certamente sapevamo che il Mes era arrivato ad un punto della sua riforma, ma sapevamo anche che era all’interno di un pacchetto, che prevede anche la riforma dell’unione bancaria e l’assicurazione sui depositi”.
Questo significa “che le banche di tutti i Paesi, Italia compresa, devono essere aiutate in caso di difficoltà e che chi ha un conto corrente deve essere tutelato”.
Per Di Maio “queste tre cose vanno insieme e non si può firmare solo una cosa alla volta, sennò qui il rischio è che vada a finire che ci fregano. Quelle tre riforme, una volta ultimate, ci potranno dare un quadro complessivo dei vantaggi e dei rischi per l’Italia”.
Poi attacca Salvini, reo, secondo il ministro, di fare una “sporca campagna mediatica”, e avverte: “Decideremo noi come e se dovrà passare questa riforma del Mes, che è una cosa seria e su cui gli italiani debbono essere informati accuratamente”.
Conclude: “Le proposte per migliorare questa riforma ci sono. Ora ci aspettiamo una revisione dei punti critici. Perché è così che si lavora. Ripeto: siamo al governo per questo. Per migliorare le cose”.