HomeSaluteBaby food: come le industrie ci influenzano da bimbi rendendoci dipendenti

Baby food: come le industrie ci influenzano da bimbi rendendoci dipendenti

Baby food, un business che potrebbe danneggiare e influenzare i neonati rendendo i nostri piccoli zucchero dipendenti: ecco come.

Sappiamo bene come funziona il marketing dei prodotti per i bambini, una vera giungla dove tenere le redini del controllo non è sempre facile.

Ma questa volta a lanciare l’allarme sono due studi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) che hanno rilevato due anomalie sui baby food.

Una è l’elevata percentuale di alimenti erroneamente commercializzati con la dicitura “adatto a bambini con età inferiore ai 6 mesi”, l’altra riguarda i livelli inadeguati di zucchero contenuti in essi.

Baby food non rispettano la Guida globale dell’Oms

I primi 6 mesi di vita l’Oms raccomanda l’allattamento esclusivo al seno e dichiara che nessun alimento complementare dovrebbe essere pubblicizzato per bambini sotto i 6 mesi.

Per i bambini tra i 6 e i 36 mesi invece ha sviluppato e presentato agli Stati membri un modello di profilo nutritivo per aiutare i genitori a scegliere gli alimenti giusti per questa fascia di età.

Come afferma Zsuzsanna Jakab, direttore regionale dell’Oms per l’Europa: «Una buona alimentazione nell’infanzia e nella prima infanzia rimane fondamentale per assicurare una crescita e uno sviluppo ottimali del bambino e migliori risultati di salute in futuro, compresa la prevenzione di sovrappeso, obesità e malattie non trasmissibili legate all’alimentazione».

Inoltre l’Oms ha anche ideato un metodo per identificare e raccogliere dati sui contenuti nutrizionali degli alimenti per neonati in commercio.

Tra novembre 2017 e gennaio 2018 ha raccolto informazioni su ben 7955 prodotti per neonati e bambini (sia alimentari che bevande).

I prodotti erano venduti da 516 negozi in 4 località nella regione dell’Oms: Vienna in Austria, Sofia in Bulgaria, Budapest in Ungheria e Haifa in Israele.

In tutte le località una percentuale dei prodotti, tra il 28% e il 60%, era commercializzata come “adatto a bambini con età inferiore ai 6 mesi”.

Pur non essendo illegale questa dicitura non rispetta né il Codice internazionale dell’Oms sui sostituti del latte materno e neanche le linee Guida.

Prodotti per bambini con troppi zuccheri

Non solo, un’altra triste scoperta riguarda i valori nutrizionali raccolti dalle varie etichette dei prodotti alimentari per neonati.

È emerso che in 3 delle città esaminate circa il 30% dei prodotti contiene zucchero, succo di frutta concentrato o altri dolcificanti.

Questi ingredienti, oltre a non essere in alcun modo salutari, potrebbero influenzare i gusti dei bambini, aumentando il gradimento per i cibi dolci.

Come afferma il capo dell’Ufficio europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili dell’Oms João Breda:

«Gli alimenti per lattanti e bambini sono tenuti a rispettare diverse raccomandazioni nutrizionali e di composizione stabilite. Nondimeno, vi sono preoccupazioni sul fatto che molti prodotti possano essere ancora troppo ricchi di zuccheri».

Quindi fate sempre attenzione a cosa date da mangiare ai vostri piccoli, non sempre il prodotto che sembra migliore lo è veramente.