In queste ore si continua a discutere e a fare polemiche sugli assembramenti avvenuti durante la manifestazione del centrodestra a Roma. Nello stesso giorno però, anche il Presidente Mattarella è stato accolto da centinaia di persone senza che nessuno abbia rispettato il distanziamento.
Ieri a Roma si sono svolte due manifestazioni: quella del 2 giugno a Piazza Venezia e quella del centrodestra in Piazza del Popolo.
La partecipazione alla manifestazione dell’opposizione è stata molto alta e provare a contenere tutte quelle persone era praticamente impossibile. Un assembramento che per molti giornalisti si è rivelato un ottimo pretesto per attaccare Salvini e Meloni.
“A Roma la manifestazione del centrodestra diventa un corteo senza regole”, titola il Fatto quotidiano. Stesso titolo per Repubblica, che però aggiunge: “Il flash mob degenera in ressa”.
E poi ci sono i giornalisti social, come Selvaggia Lucarelli e Andrea Scanzi, sempre pronti a cavalcare l’onda dell’odio contro qualcuno. Se poi quel qualcuno si chiama Matteo Salvini o Giorgia Meloni, molto meglio.
Il commento di Scanzi
“La “manifestazione” di Salvini, Meloni e derivati è vergognosa! Una delle cose più gravi che abbia mai visto negli ultimi anni” dice Scanzi. Poi parte con il sermone di quelli che come lui sono stati bravi e ligi nel rispettare le regole.
Dimenticando evidentemente il suo celebre video in cui invitava i “deficienti” a uscire di casa e considerava il coronavirus innocuo. Poi però ha chiesto scusa, che bravo.
https://www.facebook.com/andreascanzi74/videos/178211653617992/
“Dio non voglia – continua Scanzi – che a metà giugno, quando arriveranno i dati epidemiologici, non ci sia un nuova esplosione della pandemia, perché sapremo di chi è la colpa”.
Ottima osservazione Andrea ma una domanda: se a metà giugno non dovesse verificarsi alcuna esplosione della pandemia, cosa dovremmo pensare? Che qualcuno ci ha preso per i fondelli?
Il post della Lucarelli
La Lucarelli va decisamente oltre: “Voglio dire una cosa semplice: non si può pretendere intelligenza, strumenti e cultura da tutti. Il rispetto per il dolore e i morti sì però. Quello lo capiscono anche i bambini ai funerali”.
E ancora: “I politici, i loro sostenitori, i fessi in gilet e i nuovi complottisti che oggi se ne stavano lì, ammassati, sventolando slogan anti-governativi, schiumando rabbia, abbassandosi la mascherina con strafottenza e fregandosene delle norme sanitarie, per quel che mi riguarda oggi danzavano sulle tombe. E non sarà perdonato. Non sarà dimenticato”.
Assembramenti in presenza del Capo dello Stato
Nello stesso giorno si è verificato un altro assembramento e davanti agli occhi della massima autorità dello Stato, quelli del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Centinaia di persone ammassate per applaudire il nostro Presidente che invece di far rispettare il distanziamento, per evitare assembramenti, sorrideva e salutava il suo popolo. E sapete dov’è accaduto? A Codogno, ma non ditelo alla Lucarelli.
La cosa bizzarra è che a riportare la notizia, con tanto di video all’interno, c’è anche il Fatto quotidiano, il giornale dove lavorano Andrea Scanzi e Selvaggia Lucarelli.
Una scena che ha ricordato altri due assembramenti pubblici molto noti: quello del presidente del Consiglio Conte a Genova, per il varo dell’ultima campata del nuovo Ponte Morandi, e quello dell’arrivo a casa di Silvia Romano.
https://www.facebook.com/nous.sfera/videos/269754824207215/
Cosa dovremmo pensare, signora Lucarelli, che il Presidente Mattarella e le centinaia di persone ammassate dietro le transenne hanno danzato sulle tombe?
Dal 4 maggio milioni di italiani hanno ricominciato a uscire e tra loro tantissimi non hanno rispettato le regole del “distanziamento sociale”. Basta pensare agli innumerevoli articoli sulla movida dei giovani o alle persone ammassate nelle metropolitane.
Già, perché per la metropolitana funziona esattamente come per i supermercati, fai la fila fuori e ti ammassi dentro.
Ecco Scanzi, non occorre nemmeno aspettare metà giugno, sono giorni che le regole vengono sistematicamente trasgredite e non c’è stata nessuna nuova esplosione di casi. Anzi, il virus continua la sua inesorabile discesa.
Dispiace doverlo dire ma certi giornalisti farebbero meglio a distaccarsi dai social. Sono un pessimo esempio per tutti coloro che vogliono intraprendere questa professione. Foto: YouTube