Due mesi fa avevamo intervistato Alessandro Meluzzi per avere il suo quadro della situazione che era risultato molto chiaro: «Non c’è stata una pandemia».
Ultimamente, ospite di Radio Radio, ha analizzato diverse questioni legate all’emergenza, dai contagiati ai vaccini.
«Quando vi dicono contagiati non vuol dire malati. La strategia è confondere i test con la malattia, confondere i contagiati con i malati», ha affermato il professore.
Interessante è un’analisi pubblicata dal professor Raoult, che Meluzzi ha citato, in cui sono confrontati i morti della città di Marsiglia negli ultimi tre anni.
Alessandro Meluzzi e i dubbi sulla pandemia
«C’è uno scostamento minimo in basso rispetto agli anni precedenti. Se questa epidemia fosse simile alla spagnola o alla peste, se fosse una vera pandemia, i morti sarebbe aumentati non diminuiti. Questa è la malattia più pubblicizzata, più politicizzata e più tecnicizzata della storia della medicina».
Alessandro Meluzzi ha parlato di una strategia, specificando che il fine potrebbe essere il vaccino. Per il vaccino di AstraZeneca sono stati pagati 800 milioni. Solo l’Italia ha contribuito con 180 milioni.
«È chiaro che ci troviamo di fronte anche a una colossale truffa. Guardate che stanno commettendo un errore gravissimo: io che non sono un novax vi dico che non c’è mai stato un numero di novax elevato come quello che c’è in circolazione oggi».
Ha specificato che gli addetti ai lavori sono a conoscenza del fatto non può esistere un vaccino efficace, perché il coronavirus muta continuamente.
Per quanto riguarda gli organi di informazione che ogni giorno propongono notizie allarmanti, Alessandro Meluzzi invita il pubblico a chiedersi perché sia così.
«Cominciamo a guardare i grandi interessi che questa piccola pandemia muove: sono immensi. Se questa cosa dovesse spegnersi così sarebbe un bel guaio per tanta gente, per tutti quelli che stanno preparando il vaccino salvifico».
Ha poi concluso affermando che il mondo del mainsteram è sicuramente più interessato a chi muove miliardi di euro: «Se spegniamo l’allarme spegniamo un colossale business». Foto: YouTube