HomeSaluteAlberto Villani (Cts): "L'obbligo? Non importa se scientificamente ha senso"

Alberto Villani (Cts): “L’obbligo? Non importa se scientificamente ha senso”

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Alberto Villani del Comitato tecnico scientifico si lascia scappare una strana affermazione sulle mascherine.

Sin da inizio emergenza la questione mascherine è stata colma di controversie. A marzo il Ministero della Salute e i consulenti del governo dichiaravano che non dovevano portarle tutti.

Oggi invece siamo soggetti a un decreto legge che ci obbliga a portare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’aperto, salvo qualche eccezione. Medici ed esperti non sembrano aver trovato un accordo sul tema.

All’interno di questo quadro, si inserisce una dichiarazione “bizzarra” rilasciata dal pediatra Alberto Villani del Cts al Corriere della Sera.

Alla domanda se sia deluso dall’atteggiamento degli italiani sulle restrizioni, ha risposto: «Beh, sì. Si può fare di più. L’obbligo di indossare la mascherina all’aperto è un richiamo. Non importa se scientificamente ha senso oppure no. È un segnale di attenzione per noi stessi e per la comunità».

Il commento di Bellavite alla dichiarazione di Alberto Villani

A commentare la dichiarazione del dottor Villani ci ha pensato il medico ricercatore Paolo Bellavite.

«Tempi moderni. Una volta un medico (presidente di “società scientifica”) si sarebbe vergognato di dire una simile… cretinata. Per non dire di peggio».

Un altro medico che qualche giorno fa ha criticato l’uso improprio delle mascherine è il dottor Daniele De Lorenzo. Ha pubblicato queste foto scrivendo: «Eccomi nel diverso uso quotidiano della mascherina: in sala operatoria a fare il mio lavoro (dove serve e dove ci sono persone bisognose) e all’uscita nel mondo esterno (dove è imposto e dove serve al governo a uso politico)».

Il medico ha lamentato che il DPCM del 7 ottobre ha terrorizzato il popolo al punto che si vedono anche i runner indossare le mascherine. «Gli esperti filogovernativi sono i primi a propagare in TV il terrore».

È molto critico sul pensiero di alcuni colleghi soprattutto considerando le modalità di utilizzo delle mascherine che, nella maggior parte dei casi, non sono corretta.

«Così sul braccio va bene? O in tasca coi soldi e le chiavi? Chiedo ai consumatori abituali di mascherine stradali perché di solito io la indosso in altre condizioni di igiene e diversamente». Foto: YouTube