Il giornalista Massimo Mazzucco ha sfidato il suo collega Enrico Mentana a un confronto diretto sulla questione 11 settembre.
“Caro Mentana – ha scritto stamattina – nel tuo recente post sui “no-vax” hai definito – fra le altre cose – “controfattuali” le tesi di chi come me contesta la versione ufficiale dell’11 settembre. In altre parole, queste tesi sarebbero pura fantasia, e non supportate dai fatti. Immagino che un giornalista serio come te abbia fatto personalmente tutte le verifiche del caso, prima di fare una affermazione del genere”.
Poi ha lanciato la sfida: “Scegli tu l’arena (TV, radio, web, altro, per me non fa differenza), per chiarire una volta per tutte questa faccenda”.
Mazzucco ha tenuto a precisare che non si tratta di una questione personale tra i due, perché i fatti dell’11 settembre sono ben più grandi di un Mentana o un Mazzucco qualunque.
La sfida di Mazzucco a Mentana
“Fatti di straordinaria importanza storica, e meritano una risposta definitiva per tutti coloro che ancora sono in dubbio sugli eventi di quel giorno. Quale migliore occasione per te di poter dimostrare finalmente davanti a tutti, fatti alla mano, che in effetti la tesi “complottista” è semplice frutto della fantasia, e che a compiere gli attentati furono veramente gli uomini di bin Laden?”.
Mazzucco ha precisato: “Se per caso tu volessi sfuggire a questo confronto, dicendo che “non c’è bisogno di confrontarsi con Mazzucco, perchè le sue tesi sono già state smontate migliaia di volte”, ti ricordo che nel mio film “11 settembre la nuova Pearl Harbor” (gratuitamente disponibile in rete) sono presenti “50 domande ai sostenitori della versione ufficiale”. Ti basterà in questo caso indicarmi con precisione dove e da chi siano state date queste risposte, e da me di 11 settembre non sentirai mai più parlare”.
Ecco come ha concluso: “Resto quindi in attesa di a) una tua indicazione su come e dove vorresti svolgere il nostro confronto, oppure b) di una indicazione precisa (basta un link) su dove siano “già state date” delle valide risposte alle mie 50 domande”.