Pregliasco la spara grossa e ipotizza una scuola per soli vaccinati. Ormai siamo al delirio puro.
“Non si può escludere che si decida di vietare la scuola per i bambini non vaccinati dopo un certo periodo di tempo dal via libera alla campagna”.
A pronunciare queste parole è stato Fabrizio Pregliasco, membro del Cts della Lombardia e direttore sanitario dell’ospedale Galeazzi di Milano.
Intervistato da Affaritaliani il virologo ha spiegato che “si parla di vaccinazione dal giorno del compimento dei 5 anni e non quando un bambino entra nel quinto anno di età. La dose da somministrare sarà Pfizer, un terzo rispetto agli adulti con un richiamo dopo 21 giorni”.
Pregliasco con nonchalance su effetti collaterali: “Lievi miocarditi che si autorisolvono”
Rispetto a possibili effetti collaterali ha parlato di “lievi miocarditi che si autorisolvono e con probabilità irrisorie”.
Di parere diverso è invece il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia. In un’intervista rilasciata al quotidiano Libero ha detto che, se un bambino è sano, non vede la necessità di vaccinarlo.
“Pretendere la solidarietà sociale da chi ha meno di dodici anni rasenta l’ideologia e il fanatismo” ha detto il professore. “Il vaccino non va fatto ai bambini per impedirgli di contagiare gli adulti, ma solo se sono fragili di loro”.
Ecco invece cosa ne pensa il dott. Martin Kulldorff, professore di medicina all’Università di Harvard: “Il covid non è una grande minaccia per i bambini” aveva detto al quotidiano The Epoc Times.
“Possono essere infettati proprio come possono prendere il comune raffreddore, ma non rappresenta una grande minaccia”.
Nella stessa intervista il professore aveva riportato l’esempio della Svezia dove, nonostante si siano tenuti aperti gli asili nido e le scuole per tutti i bambini di età compresa tra 1 e 15 anni, e sono 1,8milioni di bambini, “sono vissuti durante la prima ondata senza vaccini, ovviamente, senza mascherine, senza alcun tipo di distanziamento per le scuole”. Foto: YouTube