Tra gli ospiti di ieri sera a Dimartedì c’era anche l’attore Sergio Castellitto. Si è parlato di vari argomenti tra cui il Green Pass.
Castellitto ha raccontato di avere avuto il covid a novembre dello scorso anno: “Non l’ho mai detto perché non mi è mai piaciuta questa corsa all’«anch’io, anch’io»”.
L’attore ha spiegato di non aver avuto la malattia in forma grave ma di essere stato comunque ricoverato. “Quando mi hanno detto di vaccinarmi mi sono vaccinato, ho il Green Pass in tasca. Tutta la mia famiglia è vaccinata e tutta la mia famiglia possiede il Green Pass”.
Fatta la dovuta premessa, ha aggiunto: “Non posso nascondermi che dentro le modalità del Green Pass esistano delle contraddizioni, e in qualche misura delle discriminazioni. Io non riesco ad avercela più di tanto, a catalogare le persone che hanno deciso di non vaccinarsi, in termini così spesso brutali, come succede”.
Sergio Castellitto e il rispetto per la libertà di scelta
A questo punto Giovanni Floris gli ha chiesto quali ragioni avessero coloro che protestavano contro la tessera verde. La risposta dell’attore è stata dirompente: “La libertà”.
Una risposta data senza pensarci nemmeno un secondo. “Ognuno ha le sue ragioni – ha continuato – che vanno dalla paura, a considerazioni di carattere più o meno scientifiche, tutte legittime. Altrimenti qualcuno doveva decidere di obbligarci a farlo”.
Poi ha concluso: “Io le regole le rispetto tutte ma rispetto anche quelli che non la pensano come me”.
Sergio Castellitto ha parlato di libertà e rispetto, parole importanti che in questo clima d’odio ci aiutano a recuperare un po’ di umanità. Foto: La7