HomeMondoVaccino: spunta bando europeo che prevede «elevato volume di reazioni»

Vaccino: spunta bando europeo che prevede «elevato volume di reazioni»

Nel vaccino anti Covid l’efficacia non è tutto. Il Regno Unito sembra temere il volume di reazioni avverse che si potrebbero generare e ha chiesto un software per monitorarle.

Il 19 ottobre, sul sito ufficiale dell’Unione europea, è stato pubblicato un bando dal governo britannico per sviluppare urgentemente un software particolare dal valore di 1.500.000 sterline.

L’Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari del Regno Unito (MHRA) vuole riuscire a «elaborare l’elevato volume previsto di reazioni avverse al farmaco Covid-19 e garantire che nessun dettaglio venga perso».

Scrivono nel bando: «Per motivi di estrema urgenza gli MHRA hanno accelerato l’approvvigionamento e l’implementazione di uno strumento di Intelligenza Artificiale specifico per il vaccino. Se l’MHRA non implementa lo strumento, non sarà in grado di elaborare le reazioni avverse in modo efficace. Ciò ostacolerà la sua capacità di identificare rapidamente qualsiasi potenziale problema di sicurezza con il vaccino e rappresenta una minaccia diretta per la vita dei pazienti e la salute pubblica».

In Italia oltre a medici, personale sanitario, forze dell’ordine e militari, il vaccino sarà subito somministrato a oltre 10 milioni di over 70. Si tratta delle persone più fragili sulle quali non si hanno dati perché la sperimentazione è stata eseguita su adulti sani.

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Immagine da Porta a Porta, Rai 1.

Bellavite sulla farmacovigilanza del vaccino anti Covid

Il dottor Paolo Bellavite, medico e ricercatore, ha spiegato quanto questo strumento sia fondamentale e non solo nel Regno Unito. Perché «i rischi sono drammaticamente alti».

Essendo un vaccino nuovo e mai sperimentato nella vita reale, è necessario conoscere e quantificare le reazioni avverse.

Il medico ha spiegato che l’Italia è un paese molto inefficiente dal punto di vista della vaccinovigilanza. Si basa solo sulle segnalazioni passive, che sono una piccola percentuale del totale, e non tiene conto delle reazioni autoimmuni che insorgono a distanza di tempo «comprese quelle neurologiche e encefalopatie che provocano sintomi simili all’autismo».

Inoltre le segnalazioni passive sono poi sottoposte al giudizio di un “esperto”. È una persona che valuta se le problematiche riscontrate sono riconducibili al vaccino o meno.

«Naturalmente basta una qualsiasi altra causa per assolvere il vaccino, anche se esso ha contribuito alla patologia come con-causa. Un meccanismo micidiale di oscuramento, basato sull’algoritmo OMS».

Per Bellavite una farmacovigilanza attiva per questo vaccino servirebbe «per stabilire veramente l’efficacia e la sicurezza dei diversi vaccini. E un domani dare al cittadino la possibilità di scegliere il meno peggio o preferire il rischio di infezione da coronavirus».

Se invece gli Stati non si apprestano a imitare il modello inglese, come suggeriscono anche degli studi scientifici, i governi si renderebbero responsabili di un «crimine contro l’umanità».