Un politico canadese ha posto domande scomode sui campi di isolamento che starebbero costruendo in Canada ma il governo non ha dato risposta.
Un deputato canadese dell’Ontario, Randy Hillier, ha fatto un’interrogazione sul piano di costruzione di campi di isolamento nella sua provincia.
Randy Hillier, membro di Lanark – Frontenac – Kingston, ha rivolto al Premier una prima domanda su queste strutture che dovrebbero nascere su tutto il territorio del Canada.
A settembre era stato pubblicato un avviso per gli imprenditori che erano interessati a costruire e gestire questi complessi.
Deputato censurato sulle domande sui campi di isolamento
«Non sono destinati solo alle persone con la Covid, bensì a tutta una serie di altre categorie di persone. Sicuramente il governo è al corrente e la mia domanda al ministro è: quanti campi saranno costruiti e quante persone ha l’intenzione questo governo di detenere in questi campi?»
Il premier dell’Ontario ha risposto al primo quesito deviando l’argomento. Ha parlato dell’auto-isolamento suggerito dalle province e dal governo federale nel caso di ritorno da un viaggio all’estero.
«Se l’onorevole si riferisce al fatto che quando un cittadino esce dalla provincia o dal Paese debba rimanere isolato per due settimane al ritorno, rispondo che è stata una buona pratica e che ha funzionato».
Ma il politico canadese insiste e pone una seconda domanda sui campi di isolamento, questa volta mostrando il bando di gara.
«È impiegato un linguaggio chiaro per esprimere che questi campi possono essere utilizzati per una serie di persone, che non si limitano ai viaggiatori, anzi i viaggiatori internazionali non sono neanche citati. Parla solo di “una vasta categoria di persone”».
Hillier ha poi affermato: «Il vostro governo sta negoziando ed è consapevole di questi piani per detenere e isolare cittadini e residenti del nostro paese e della nostra provincia».
Le nuove domande al Primo ministro sono molto dirette. «Dove saranno costruiti questi campi? Quante persone saranno detenute? Per quali ragioni le persone potranno essere detenute in questi campi di isolamento?» Nessuna risposta.
La smentita del Canada
La smentita arriva pubblicamente dopo che l’intervento del politico canadese ha cominciato a circolare in rete.
Il Primo Ministro Justin Trudeau ha affermato: «C’è un’enorme quantità di disinformazione dannosa su Internet».
A Trudeau ha fatto seguito anche un portavoce di Patty Hajdu, il ministro della Salute, che ha dichiarato alla CBC: «La risposta è no, non stiamo costruendo campi di contenimento o di internamento».
Lo stesso ministro Patty Hajdu ha spiegato: «Questo nuovo sito aiuterà coloro per i quali semplicemente non è possibile limitare i contatti stretti e autoisolarsi efficacemente a casa».
Il politico canadese che con coraggio ha posto delle domande al governo è stato poi screditato dai media e accusato di essere un no mask e un negazionista. Traduzione degli interventi tratta da Scenari economici – Foto Fema camp: YouTube