L’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin plaude a una sentenza che toglie la “patria potestà” a una madre novax. Sgarbi: “Parole vergognose”.
Una recente sentenza, emessa dal tribunale di Trento, ha stabilito che una madre novax perdesse la patria potestà per consentire al padre di far vaccinare il figlio di due anni.
La sentenza è stata commentata dall’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “Questa sentenza esemplare – scrive, senza badare alle virgole – evidenzia ancora una volta che i figli non sono proprietà dei genitori ma come riconosciuto dalla Carta del Fanciullo sono titolari di propri diritti incomprimibili e il giudice in un ordinamento moderno e avanzato tutela l’inviolabilità dei diritti in capo al bambino anche di fronte ai genitori”.
Beatrice Lorenzin, lo ricordiamo, nel 2017 ha promosso un decreto legge poi convertito con modifiche dal Parlamento per aumentare il numero delle vaccinazioni pediatriche obbligatorie.
Sgarbi e la dottoressa Gatti sulle “parole vergognose” dell’ex ministro Beatrice Lorenzin
Il commento sulla sentenza non è passato inosservato. Il critico d’arte Vittorio Sgarbi ritiene “vergognose” le parole della Lorenzin.
“Strappare un figlio alla propria madre naturale è un atto di inaccettabile violenza” dice Sgarbi. “Di chi sarebbero i figli se non di chi li ha concepiti? Ma come si può affermare una simile boiata?”
Sulla questione è intervenuta anche la dottoressa Antonietta Gatti, fisica e ricercatrice. “Non voglio discutere la sentenza di un giudice che agisce pedissequamente secondo legge, ma voglio analizzare le parole di un essere che siede in parlamento e che dovrebbe agire nel bene del popolo che rappresenta”.
Dopo aver fatto notare che anche lei è una madre, riferendosi alla Lorenzin, aggiunge: “La colpa della condannata? Aver letto i bugiardini dei vaccini che volevano fare a suo figlio, aver letto gli effetti collaterali a cui può andare incontro, conoscere famiglie distrutte dall’avere figli lesionati più o meno pesantemente dalle reazioni biologiche dei vaccini”.
Poi chiede: “È un diritto di una madre chiedere di non giocare alla roulette russa con suo figlio? Non contenta la parlamentare ride sul dolore di una madre a cui hanno tolto in figlio”.
E conclude: “A questo punto se il bimbo/a avrà effetti collaterali farebbe parte della giustizia che l’Italia intera la ritenesse Corresponsabile del fatto”. Foto: Facebook