Le mascherine possono essere pericolose: una 13enne asmatica ha rischiato di morire per un eccesso di anidride carbonica nel suo organismo.
Abbiamo già affrontato il tema delle mascherine in quasi tutti i suoi aspetti. Per quanto possano essere importanti in ambito ospedaliero, ci sono forti dubbi sul reale beneficio del loro uso prolungato nella vita quotidiana.
Molti tra medici e avvocati hanno messo in guardia sulla dannosità più che sull’inutilità, soprattutto perché il loro utilizzo non avviene in modo corretto.
Andrebbe cambiata molto spesso e non bisognerebbe toccarla; non dovrebbe essere portata sul gomito o in borsa, per poi indossarla, magari più volte, nell’arco della giornata.
Inoltre, come aveva spiegato l’avvocato Prisco nella nostra intervista, le mascherine possono rivelarsi pericolose se usata in presenza di alcune malattie.
«Usare la mascherina non è sicuro a priori, è necessaria una valutazione medica pregressa per determinare se il soggetto sia compatibile. Se sappiamo di avere una malattia che potrebbe renderne dannoso o letale l’uso posso non metterla. Ma se non sai di avere quella patologia?», aveva detto l’avvocato Prisco.
Anche il dottor Bacco aveva mostrato perplessità sulle mascherine e le pericolose conseguenze che potrebbero verificarsi a causa di un uso prolungato.
Il 13 luglio su Aosta Cronaca è uscita una notizia che ha confermato le preoccupazioni esposte dagli esperti.
Mascherine pericolose: medici salvano 13enne asmatica
Una ragazzina aostana asmatica ha avuto un duro attacco a fine maggio. La madre allarmata ha chiamato immediatamente il 118.
La 13enne è stata trasferita d’urgenza all’ospedale Regina Margherita di Torino dove è stata intubata e sedata farmacologicamente. La giovane, dopo due settimane di coma, ha risposto positivamente e i medici l’hanno potuta dimettere.
Come si legge su Aosta Cronaca, i medici hanno spiegato ai genitori che: «L’uso costante della mascherina chirurgica, magari indossata anche in circostanze inappropriate, può aver contribuito a una sovrapproduzione di anidride carbonica. In presenza di patologie respiratorie, può avere conseguenze gravi se reintrodotta nell’organismo».
La causa della crisi respiratoria non è stata una mancanza di ossigeno ma un eccesso di anidride carbonica autoprodotta e reintrodotta nell’organismo.
Fa riflettere il commento dei familiari: «Quanto ci hanno spiegato i competenti sanitari torinesi ci ha sorpreso e preoccupato». Perché non sorprende che i genitori siano sorpresi? Evidentemente perché il governo, i giornali e gli esperti accuratamente selezionati che sono sempre in tv non hanno mai esposto con chiarezza i rischi sull’utilizzo delle mascherine.
Speriamo che presto qualcuno rimedi a tale disinformazione. Magari prima che ci scappi il morto.