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Medici scrivono al governo: «Se non risponde è grave, faremo un esposto»

I contagi e i decessi calano ma qui si continua a parlare di restrizioni fino al prossimo autunno. Diversi medici scrivono al Governo per avere delle spiegazioni chiare.

Esistono esperti che hanno un’idea totalmente differente rispetto a quella del famigerato Comitato tecnico scientifico del Governo.

Tra questi ci sono medici e scienziati che non hanno più intenzione di tacere e hanno inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Salute, al Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e, in conoscenza, ai Governatori delle Regioni, un’istanza in autotutela.

Nell’elenco figurano esperti che abbiamo già incontrato come il dottor Pasquale Bacco e il dottor Mariano Amici. oltre a loro hanno firmato anche la dottoressa Antonietta Gatti, la professoressa Carmela Rescigno, il dottor Fabio Milani e la dottoressa Maria Grazia Dondini.

La lettera riporta quelli che, secondo i firmatari, sono gli aspetti problematici nella gestione dell’emergenza Covid-19, sotto il profilo medico-scientifico ed epidemiologico.

I medici che scrivono al Governo sono «professionisti che operano quotidianamente a contatto con la realtà sanitaria e che hanno quindi conoscenza diretta dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo».

Per prima cosa pretendono che sia chiarito che la Covid-19 non è altro che una forma influenzale non più grave degli altri coronavirus stagionali. Hanno affermato «Le cifre ufficiali dei deceduti, dei contagiati e dei guariti contraddicono la definizione stessa di “pandemia”».

In particolare i medici chiedono che ci sia trasparenza nelle notizie che devono essere date nel modo più corretto possibile, senza creare allarmismi.

Medici scrivono al Governo: altri punti da chiarire

Tra gli argomenti che andrebbero precisati troviamo il totale dei deceduti, la reale percentuale delle morti solo per Covid-19 e l’efficacia dei tamponi che, con falsi positivi e falsi negativi, sfalsano i dati e non di poco.

Ritengono sia importante verificare la possibile presenza di conflitti di interesse tra i membri della Commissione di esperti al Governo. Inoltre hanno richiesto spiegazione in merito ai criteri delle proiezioni, da loro create, che ci hanno costretti a misure di contenimento.

Hanno parlato anche della completa indifferenza di studi e rilievi di medici e specialisti impegnati sul campo, privilegiando quelli di altri esperti.

Devono essere chiariti i ritardi e l’esclusione di profilassi e terapie conosciute ed efficaci (come il plasma iperimmune).

Per quanto riguarda le autopsie è da capire perché siano state sconsigliate caldamente quando potevano rivelare importanti indizi.

Non hanno trascurato il tema controverso delle mascherine che ancora oggi è al centro di molte discussioni.

I medici e gli scienziati che scrivono al Governo contestano la scelta di blindare il Paese, generando una gravissima crisi sociale ed economica che molto probabilmente si sarebbe potuta evitare o quantomeno limitare.

La richiesta è quella di «revocare i provvedimenti fino a oggi emessi sulla base di una dichiarazione di uno stato di emergenza di cui oggi non sussistano più nemmeno i presupposti di fatto».

Abbiamo raggiunto telefonicamente il dottor Bacco che con grande disponibilità ha risposto ad alcune nostre domande in merito all’istanza in autotutela inviata alle istituzioni.

Il dottor Bacco spiega come è visto in laboratorio il virus SARS-CoV-2

Da inizio emergenza nessun medico o scienziato con pensiero diverso da quello imposto dal Governo è stato interpellato in TV o sui media. I pochi che hanno avuto modo di parlare sono stati screditati e infangati, come è successo a Tarro. Ieri solo il TGCOM, tra le testate di spicco, ha pubblicato la notizia della vostra istanza. Fa così paura un’opinione fuori dal coro?

Siamo cinque ricercatori e solo fino a ieri eravamo arrivati a più di 2000 adesioni da parte di colleghi medici e scienziati. Solo il TGCOM 24 di Mediaset ha ripreso la notizia della nostra istanza. Non c’è stato un solo altro giornale istituzionale che ne abbia parlato.

Dall’inizio ci sono state imposte delle idee e delle visioni che si sono rivelate completamente sbagliate. Hanno interpellato sempre gli stessi, ormai noti, esperti ma non hanno mai messo in evidenza gli elementi principali di questa emergenza.

Ho visto il SARS, l’H1N, e i peggiori virus. Quando vediamo un virus in laboratorio ci rendiamo conto immediatamente se è un virus aggressivo o no. Nel caso del SARS ci siamo accorti subito dell’aggressività. A livello tessutale creava delle emorragie che erano implacabili. Quando abbiamo visto il SARS-CoV-2 siamo rimasti basiti: un virus banale, piccolo, assolutamente inespressivo, con letalità bassissima.

Medici scrivono al Governo: perché non sono state fatte le autopsie

La cosa più ovvia sarebbe stata quella di effettuare subito delle autopsie. Non è stata detta la verità, noi abbiamo fatto immediatamente richiesta di farle ma ci è stato impedito con una circolare che dichiarava una possibilità di infezione. Ma il virus è un parassita, non vive senza una cellula e quando una persona muore, il virus muore con lei. Le autopsie avrebbero salvate migliaia di vite.

Il virus in Cina non è stato prodotto in laboratorio, è naturale. Loro lo hanno isolato ad agosto, probabilmente dai mercati animali, e hanno fatto un errore: lo hanno sottovalutato.

I medici hanno ucciso involontariamente i pazienti perché all’inizio si pensava che il virus agisse a livello dell’apparato respiratorio. Hanno commesso tre errori: non davano antinfiammatori, hanno effettuato la ventilazione profonda e non hanno usato l’eparina.

Quando finalmente abbiamo effettuato le autopsie, già dalla prima abbiamo capito che l’apparato respiratorio non c’entrava nulla. In realtà le morti da Covid-19, e solo in soggetti con patologie concomitanti, avvenivano per una tromboembolia superficiale degli organi vitali. Avevano sbagliato tutto.

Quando si sono resi conto che questa era la vera follia, hanno iniziato a sparare questi numeri al lotto. Questo terrorismo di adesso è del tutto ingiustificato. L’unica attenzione che dobbiamo avere anche in questo momento è per le persone che hanno delle patologie importanti e per i soggetti più deboli.

Ecco perché continuano a propinare uno scenario pandemico

I chiarimenti che chiedete al presidente del Consiglio Conte, e soprattutto al suo Comitato tecnico scientifico, sono tutti supportati da studi scientifici. Qual è l’idea che vi siete fatti sul perché si insista su questo scenario pandemico? Ci sono interessi diversi e forse maggiori?

Io credo che i motivi siano due. Il primo è che, se cedessero adesso, dovrebbero spiegare troppe cose e ammettere di aver sbagliato tutto. Il secondo motivo, che è quello che mi fa pensare un po’ di più, è che siano stati fatti degli investimenti importanti sulla ricerca e i vaccini. Questo non è complottismo, io sono vaccinato ma non farei mai questo antinfluenzale. Tutte le strade portano a questo vaccino.

Una risposta affermativa a vari quesiti presenti nella vostra istanza sarebbe come un’ammissione di colpa. Se tra 30 giorni non riceverete risposta avete preso in considerazione altre vie per far sentire la vostra posizione?

Faremo un esposto alla magistratura. La lettera è indirizzata anche ai Governatori delle Regioni che ci hanno già risposto che avrebbero consegnato il materiale all’ufficio competente per poi ricontattarci. 

Io ritengo che sia un dovere dello Stato risponderci, noi abbiamo il diritto di sapere visto che questa emergenza ha condizionato la vita di tutti. Se il Governo non risponde è una cosa grave. Foto: YouTube e YouTube