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Sindaco Bacchetta e la figura in diretta di Librandi: che politici che abbiamo

Durante la puntata di Mattino Cinque c’è stato un piccolo scontro verbale tra il sindaco di Divignano, Gianluca Bacchetta, e il deputato di Italia Viva, Gianfranco Librandi.

Bacchetta è il sindaco diventato famoso per aver intrapreso un’insolita manifestazione contro il Governo: da Divignano a Roma per restituire nelle mani del presidente Conte il bonus di 600 euro.

Oltre a ricoprire la carica di primo cittadino è infatti proprietario di un locale. Il sindaco è partito il primo maggio da Divignano con zaino in spalla, guanti, mascherina e ovviamente l’autocertificazione: “Sto consegnando una birra per un cliente di Roma”.

Intervistato da Mattino Cinque, il primo cittadino ha raccontato di aver iniziato il viaggio a piedi, poi alcuni suoi amici hanno voluto aiutarlo regalandogli una bicicletta elettrica.

Scontro tv tra Librandi e il sindaco Bacchetta

“Dovrei arrivare a Roma domenica – dice Bacchetta – spero che il primo ministro Conte mi riceva: gli restituirò i 600 euro con un assegno. Dati così mi sembravano un’elemosina”.

A questo punto interviene Librandi: “I 600 euro li ha chiesti lei no? E allora poteva non chiederli”.

E ancora: “Se lei non sa che farsene, invece di perdere il suo tempo andando in giro, poteva lasciarli a chi ne ha realmente bisogno”.

“Quei soldi li ho chiesti perché pensavo che la chiusura del mio locale non si trasformasse in una chiusura di tre mesi” spiega il sindaco di Divignano.

“Quello che chiedo è una pianificazione, il continuare a spostare la chiusura del mio locale dal 4 aprile al 4 di giugno non va bene. Ditemi arriviamo a settembre, così almeno posso organizzarmi”.

La politica che non sa ascoltare

Sembra incredibile ma è successo davvero: ci sono parlamentari che invece di comprendere la provocazione – dettata certamente dalla disperazione – provano persino a far apparire l’imprenditore come un cattivo esempio.

Secondo Librandi il gesto di Bacchetta sarebbe “offensivo nei confronti di chi ha realmente bisogno”,  dimenticando, evidentemente, che sono soldi dati a tutti gli autonomi e gli imprenditori che ne fanno richiesta.

Non c’è infatti una graduatoria o un limite, e quand’anche il sindaco decidesse di spendere quei soldi in champagne, non li avrebbe tolti a nessuno di loro.

Nonostante la provocazione di Bacchetta fosse del tutto evidente, è stato lui stesso che, per ben due volte, ha sottolineato quali fossero le reali intenzioni del gesto. Ma, come spesso accade, c’è una parte della politica che proprio non riesce a mettersi nei panni dei lavoratori.

A dirla tutta stupisce che a non capire sia proprio uno come Librandi che, oltre a occuparsi di politica, è anche un grosso imprenditore. Foto: Mediaset