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Bimbi peggio dei cani: ecco il braccialetto che vibra se si avvicinano troppo

Dopo l’App Immuni per tracciare gli spostamenti degli adulti, arriva il braccialetto elettronico per i bambini che vibra e s’illumina se non si rispettano le distanze.

Il progetto, ideato dalla start-up MetaWellness, di Bari, è nato inizialmente per essere distribuito nelle palestre o altri luoghi pubblici dov’è possibile creare assembramenti.

Si tratta di Labby Light, un braccialetto elettronico che vibra e si illumina per avvisare chi lo indossa se non rispetta le distanze di sicurezza.

Anche Fabio Morandi, preside della scuola dell’infanzia “Eugenio Cantoni” di Castellanza, Varese, ha apprezzato questo braccialetto hi-tech.

Braccialetto che vibra e si illumina: è la soluzione giusta?

Il preside della scuola, su Repubblicaha affermato che questa sarà la soluzione che permetterà la riapertura della scuola a settembre.

«Il funzionamento del braccialetto verrà spiegato ai bambini dalle maestre con l’aiuto della nostra psicologa, in modo che vivano il tutto come un gioco», ha spiegato.

La scuola ha già ordinato 200 dispositivi hi-tech. Di questi 150 saranno distribuiti ai bambini e i restanti al personale della scuola. Non sarà gratuito, le famiglie dovranno versare un contributo mensile, seppur minimo.

Questo braccialetto non solo vibra e s’illumina ma monitora e traccia gli spostamenti, con chi si sono avuti contatti e per quanto tempo.

Molte scuole e molte famiglie hanno accettato entusiasti la proposta, anche in vista della ripresa delle attività che vedrebbe i genitori non più a casa. Sempre più strutture, anche all’estero, stanno valutando l’idea.

La domanda che però nessuno sembra essersi posto riguarda l’influenza che questo dispositivo potrà avere sui bambini.

Nonostante la presentazione dell’iniziativa del braccialetto che vibra e s’illumina come un gioco, l’anno scolastico è lungo e sarà sempre più complicato far accettare ai piccoli questo grande cambiamento.

Cosa succederebbe se, dopo un inizio propizio, i bambini si stancassero del gioco della distanza? In un’età così delicata creare rapporti con altri individui senza contatto, controllando il gioco, annientando la fantasia, guidati da oggetti vibranti, non è sicuramente la soluzione migliore.

Il rischio è che i bambini possano sviluppare, a livello inconscio, uno stress e delle fobie ogni volta che un individuo cercherà di avvicinarsi a loro. Forse prima di prendere decisioni avventate sarebbe meglio riflettere bene. Foto: MetaWellness