Il Tribunale di Praga si è pronunciato contro le misure restrittive applicate dal governo della Repubblica Ceca.
L’avvocato Ondrej Dostál, esperto di diritto sanitario, ha presentato un esposto su cui il Tribunale cittadino di Praga si è pronunciato il 23 aprile.
Di fatto ha bocciato alcune delle restrizioni adottate dal governo che limitavano la libertà di movimento dei cittadini per contenere l’emergenza coronavirus. È intervenuto anche sulla chiusura dei negozi.
«Una decisione senza precedenti nella Repubblica ceca», questo è il commento del ministro della Salute Adam Vojtěch nel suo discorso alla Camera.
Tribunale di Praga contro il governo
Su Il Manifesto sono riportate le parole della portavoce del tribunale. Prima di tutto ha premesso: «Il Tribunale è ben cosciente del fatto che l’attuale situazione in Repubblica Ceca sia fuori ogni norma».
Ha aggiunto: «Tuttavia il Tribunale non poteva non prendere in considerazione il fatto che i procedimenti portati in giudizio rappresentano un’ingerenza senza precedenti nei diritti dei cittadini».
In accordo con la decisione del Tribunale di Praga anche il presidente del Partito democratico civico Petr Fiala che ha espresso il suo pensiero su Twitter.
«La decisione della corte è solo una triste conferma dell’incompetenza e del caos del governo che minaccia il destino del popolo e la prosperità del paese», ha affermato Fiala.
Ha poi aggiunto: «La corte ha confermato le nostre preoccupazioni sul fatto che il governo abbia agito illegalmente quando ha smesso di prendere decisioni ai sensi della legge sulla gestione delle crisi e ha proceduto ai sensi della legge sulla protezione pubblica».
Non è della stessa opinione il ministro della Salute Vojtěch che ha commentato la decisione del Tribunale di Praga nel suo discorso alla Camera.
«La rispettiamo, anche se non siamo del tutto sicuri di questa opinione. Presenteremo certamente una denuncia al Tribunale amministrativo supremo», sono le parole di Vojtěch.
Intanto le restrizioni sono state allentate e già il 27 aprile molte attività sono ripartite e altre ne riapriranno tra l’11 e il 25 maggio come previsto dal calendario.
Fino al 17 maggio il governo ha esteso lo stato di emergenza con l’obbligo di coprire bocca e naso con mascherina o foulard in pubblico. Ma per quanto riguarda i cittadini sono consentiti assembramenti fino a 10 persone.