La Protezione Civile italiana ha chiesto all’Unione europea l’attivazione del programma satellitare “Copernicus” per il monitoraggio del territorio durante l’emergenza.
La richiesta è stata avanzata per mappare le strutture sanitarie temporanee, come ad esempio gli ospedali da campo, e avere la situazione sotto controllo. Si tratta infatti di un sistema che consente una mappatura rapida e precisa del territorio.
A fornire le mappe sarà un team guidato dall’italiana eGeos, la joint venture tra Telespazio e Agenzia spaziale italiana e tra i principali operatori al mondo nel campo delle soluzioni e dei servizi satellitari.
Però, come viene spiegato da un servizio di Mattino Cinque, il satellite “consentirà anche di tenere d’occhio le future attività negli spazi pubblici. Insomma ci controllerà“.
Copernicus, il satellite che accompagna il lavoro dei droni
E a proposito di controlli dal cielo, in questi giorni sono state avanzate diverse proposte da parte di sindaci e governatori per l’utilizzo di droni.
Quello che tra i sindaci ha destato particolare interesse, da parte di tv e giornali, è stato Cateno De Luca, primo cittadino di Messina.
Ecco come si era espresso in un video pubblicato da Repubblica su YouTube: “Voglio che ci siano droni con la mia voce ovunque”.
Poi le immagini mostrano il drone che vola e le parole del sindaco: “Non dovete uscire di casa, questo è l’ordine del sindaco De Luca e basta! Vi becco uno a uno”.
Come se non bastasse ha pensato bene di usare un linguaggio confidenziale e volgare: “Dove ca**o vai? Torna a casa! Vi prendo a calci nel c**o! Ecco come fare applicare le norme”.
Evidentemente si è consentito di andare ben oltre le misure previste dal Governo e dare spazio anche a qualche mancato sceriffo.
Ora avremo questo sistema satellitare che consentirà alla Protezione Civile di avere maggiore controllo sull’emergenza e che, con ogni probabilità, verrà usato anche per controllare i cittadini. Che dire, speriamo che non arrivino parolacce dallo spazio.