Il coronavirus in Campania non è ancora emergenza ma, dopo il rientro di migliaia di meridionali dalle zone rosse, c’è il rischio che le cose possano peggiorare.
Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha rilasciato un’intervista al Corriere dell Sera sull’attuale situazione del coronavirus nella regione.
Inizia parlando della grande difficoltà in queste ultime 24 ore sulla gestione di migliaia di meridionali rientrati dalle zone a rischio.
Per effettuare più controlli possibili sono a lavoro forze dell’ordine, Prefetture, Comuni e Asl. Il problema riguarda soprattutto le persone che sono tornate con i mezzi propri e che “potrebbero sfuggire ai controlli”.
Coronavirus in Campania, De Luca: “Pugno di ferro”.
Il presidente non critica il lavoro del governo: “Mi pare che abbiano lavorato con serietà”. Ammette però un ritardo obiettivo nell’individuazione del focolaio: “Passata l’emergenza, dovremo capire dove vi sono state falle”.
Uno dei tanti problemi evidenziati nel fine settimana riguarda i tantissimi ragazzi che hanno scelto di incontrarsi in pub e locali della movida. Secondo De Luca “la norma di distanza di almeno un metro è illusoria e ingestibile”.
E ha continuato: “Se la realtà è questa, bisogna impegnare le forze di polizia a chiudere i locali che contravvengono alle regole”. Il governatore non ha dubbi, per evitare il contagio “serve il pungo di ferro, se non lo farà il governo, lo faremo noi”.
Ma il problema più serio riguarda quello sanitario e, in modo particolare, il numero di posti letto disponibili: “Provo a immaginare, con i brividi addosso, cosa sarebbe successo qualche anno fa, con la nostra sanità commissariata e disastrata”, ha detto De Luca.
Il governatore ha rassicurato che oggi le cose sono cambiate ma è costretto ad ammettere che l’emergenza potrebbe portare il sistema sanitario al collasso: “Se il numero di contagi cresce, la situazione diventa pesante”.
Il piano del presidente è quello di raddoppiare i posti in terapia intensiva e sperimentare sui pazienti farmaci innovatici utilizzati dall’Istituto Pascale nelle terapie oncologiche.
Alla domanda del giornalista se pensa ci sia bisogno di un supercommissario come Bertolaso, De Luca ha risposto: “L’unico commissario con il curriculum adeguato per la Campania sarebbe Padre Pio”.